Pillola del giorno dopo/ Ignazio Marino sul caso di Fiumicino: “Ministero della Salute intervenga sui farmacisti obiettori. Siamo in uno Stato laico”

Pubblicato il 17 Luglio 2009 - 17:05 OLTRE 6 MESI FA

«Una donna si è vista rifiutare dal farmacista la pillola del giorno dopo, prescritta con regolare ricetta dal medico di un consultorio. Credo sia una vicenda incredibile: per l’Organizzazione mondiale della sanità la contraccezione di emergenza non si può ritenere, dal punto di vista scientifico, un aborto e quindi quale obiezione di coscienza può addurre un farmacista di fronte ad un farmaco regolarmente prescritto da un medico?». Così si è espresso il senatore del Pd Ignazio Marino, intervenendo sul caso avvenuto a Fiumicino.

«Come pensa di agire il ministro della Salute, nel caso del farmacista che aveva invece l’obbligo di fornire quanto indicato correttamente da uno specialista? – ha affermato Marino – Sono sempre favorevole ad una discussione nella quale ogni posizione sia rappresentata e rispetto profondamente la visione etica di ciascuno. Ma in uno Stato laico i diritti di ognuno non possono prescindere da quelli di una persona che, sulla base della prescrizione del suo medico, richiede un farmaco. E se domani quel farmacista, per qualche motivo, decidesse di non vendere un farmaco salva-vita?».