Roma/ La Guardia di Finanza scopre una frode da 90 milioni di euro nel commercio informatico

Pubblicato il 19 Agosto 2009 - 09:20 OLTRE 6 MESI FA

Maxifrode ficale a livello internazionale per 90 milioni di euro scoperta dalla Guardia di Finanza di Roma nel settore del commercio del materiale informatico. La truffa era realizzata attraverso fatture false per un valore di 450 milioni di euro e l’utilizzo strumentale di dieci società operanti in tutto il territorio nazionale.

Queste ultime, con la compiacenza di operatori commerciali esteri, hanno effettuato ingenti acquisti di materiale hardware e software in Germania, Paesi Bassi, Lussemburgo, Regno Unito, Belgio, Spagna, Slovenia e Danimarca omettendo la regolarizzazione delle operazioni nel territorio nazionale e, di conseguenza, il versamento dell’Iva per un ammontare di oltre 90 milioni di euro. Il disegno criminoso è stato messo a punto dai responsabili di una società, con sede a Roma, per commercializzare i beni acquistati applicando prezzi particolarmente concorrenziali, potendo contare sull’ampio margine del 20% costituito dall’Iva evasa e determinando così, oltre all’ingente evasione delle imposte, anche una turbativa del mercato.La ricostruzione del sistema fraudolento, effettuata dal I Gruppo della Guardia di Finanza di Roma, è stata particolarmente complessa e ha richiesto due anni di intense indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica.

A capo delle società erano nominati prestanome compiacenti ma queste erano gestite da un ristretto gruppo di persone con interessi commerciali nella Capitale, reali destinatari della merce acquistata all’estero. Per depistare le investigazioni, inoltre, venivano dichiarate sedi fittizie delle società e gli amministratori erano avvicendati frequentemente, rendendo ancor più difficoltosa l’individuazione dell’unico soggetto economico che ha fruito dei notevoli benefici dell’ingente evasione. Numerose sono state le perquisizioni e i sequestri di documenti effettuati in tutto il territorio nazionale. I quattro principali responsabili degli illeciti sono stati denunciati per i reati di associazione a delinquere, occultamento e distruzione di scritture contabili, emissione e utilizzazione di fatture false finalizzata alla frode fiscale.