Ruanda, sterilizzazione forzata per i malati di mente. E per sposarsi è obbligatorio il test dell’Hiv

Emiliano Condò
Pubblicato il 2 Luglio 2009 - 16:29 OLTRE 6 MESI FA

Un progetto di legge per sterilizzare i malati di mente ed obbligare chiunque voglia sposarsi a sottoporsi preventivamente ad un test dell’Hiv. L’iniziativa del governo ruandese fa inorridire la comunità internazionale. Tra i primi ad insorgere l’Organizzazione non governativa “Human Rights Watch” che, per bocca del responsabile del settore Hiv Joe Amon,  ha immediatamente chiesto la cancellazione del progetto come «gravemente lesivo dell’obbligo del governo di sostenere e proteggere i diritti umani».

Grazie ai recenti sforzi per il contenimento dell’Aids il governo di Kigali è riuscito a portare il numero di ammalati dall’ 11% del 2000 al 3% del 2007.  A questi successi in campo medico, però, non se ne associano altrettanti in termini di diritti umani.

Per quanto rigurada i test dell’Hiv, ad esempio,  sono tre gli aspetti della legge che hanno fatto infuriare l’Ong americana. In primo luogo l’obbligo di sottoporsi al test per chiunque voglia sposarsi. Non solo: se lo chiede un coniuge, l’altro è obbligato a sottoporvisi nuovamente. Infine, se un medico lo ritiene necessario può obbligare un minore o una persona incapace di intendere e volere a fare il test senza il consenso di genitori o tutori.