Sanitopoli Abruzzo/ Vertice in Procura. Angelini si sbottona: “Diedi 500 mila euro ad Aracu (Pdl)”

Pubblicato il 16 Giugno 2009 - 18:40 OLTRE 6 MESI FA

A quasi un anno dallo tsunami giudiziario che ha sconvolto l’Abruzzo, Vincenzo Angelini, il re delle cliniche private, questa volta va oltre e, messo alle strette dalla procura su alcuni movimenti sospetti, parla di quasi 500mila euro in contanti, di gioielli e regali che avrebbe consegnato a mano a casa dello stesso Sabatino Aracu.

Ex campione di pattinaggio, parlamentare di primissimo piano di Forza Italia e, ora, del Pdl, ex coordinatore regionale del partito azzurro in Abruzzo ed ex (da pochissimo) presidente del comitato dei Giochi del Mediterraneo, Aracu, interrogato come indagato nel luglio 2008, aveva  respinto con sdegno l’accusa.

Diversa è la situazione alla luce della nuove rivelazioni con le quali si passa da una concussione tentata a una concussione consumata.  Se è vero che Angelini aveva già ampiamente dato un ingente cifra di denaro ad Aracu, lo si accerterà nel corso delle indagini. Ma Angelini  parla anche di una parte del denaro consegnata tramite un altro personaggio di primo piano dell’inchiesta della sanità, l’ex manager della Asl di Chieti Luigi Conga.

Angelini evitò l’arresto grazie alla sua collaborazione, perché la procura lo riteneva il grimaldello per scardinare il sistema delle presunte tangenti. Ora si capisce il motivo più probabile delle improvvise dimissioni di Aracu dal comitato Giochi, a poche settimane dall’apertura della kermesse. E si capisce anche il perché la procura di Pescara abbia chiesto una seconda proroga per le indagini sullo scandalo sanità, nel quale la posizione processuale di Aracu era incardinata.

Aracu avrebbe infatti detto all’imprenditore: «Guarda che ci sono anche io in Forza Italia e controllo tutto, per questo mi servono due milioni per comprare casa a mio figlio». La risposta di Angelini fu secca: «Sabatì, vatti a farti fottere».