Schick: “A Roma non ero felice, ecco i motivi del mio addio”

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Schick con la maglia della Roma (foto Ansa)

LIPSIA – Patrik Schick ha lasciato la Roma dopo un’esperienza fallimentare fatta di 58 presenze con appena 8 gol all’attivo. Schick è stato uno degli acquisti più costosi nella storia della Roma ma non è riuscito ad imporsi e la società giallorossa non ha potuto fare altro che cederlo altrove nella speranza che rinasca. Dal ritiro della Nazionale della Repubblica Ceca, Patrik Schick ha spiegato i motivi che lo hanno portato a dire addio alla Roma. Le sue dichiarazioni sono riportate dal Corriere dello Sport. 

“A Roma non mi sentivo completamente felice, quindi credo sia stata la mossa giusta – ha dichiarato Schick dal ritiro della Repubblica Ceca -. Avevo davvero bisogno di un cambiamento. Fino all’ultimo momento non avevo idea di come sarebbe andata la trattativa, quindi ero pronto per entrambe le opzioni. Ero pronto ad andare al Lipsia, ma anche a rimanere a Roma e combattere ancora per uno posto nella formazione titolare.

“Non parlo di fuga, ma avevo bisogno di un cambiamento. E’ il passo giusto per la mia carriera. E’ difficile dire perché non è andata bene alla Roma, ci sono stati più fattori. E’ stato un inizio difficile iniziare una nuova avventura senza una preparazione adeguata, poi gli infortuni, le grande aspettative, che purtroppo non ho soddisfatto pienamente, in più la pressione sotto la quale giocavo, che mi ha fatto sentire legato.

Guardo la Bundesliga ma ovviamente ero alla ricerca di informazioni e ho chiesto ai ragazzi. E tutto ciò che ho ottenuto sono valutazioni positive sulla competizione che mi aspetta, sull’atmosfera calcistica in Germania, sugli stadio e sull’interesse dei tifosi. Anche Edin (Dzeko, ndr) mi ha confermato che se fossi andato al Lipsia, sarebbe stata una buona decisione. Sarà un vero cambiamento, perché la Roma ha praticato un calcio lento quindi è stato difficile imporsi contro le difese schierate. Col Lipsia sarà diverso perché gioca un calcio veloce ed aggressivo” (fonte Il Corriere dello Sport).

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