SEQUESTRATE IN TUTTA ITALIA 160 TONNELLATE DI PESCE AVARIATO

Pubblicato il 30 Dicembre 2008 - 06:54 OLTRE 6 MESI FA

Pesce L'hanno chiamata operazione 'Capitone sicuro', in onore del pesce tipico delle feste. Nome appropriato per un maxi sequestro di 160 tonnellate di pesce in tutta Italia. Il provvedimento riguarda pesce avariato, pesce conservato venduto come fresco e prodotto asiatico venduto come nostrano.

''Adesso gli italiani possono mangiare tranquillamente il capitone e ogni altro tipo di pesce'', ha detto soddisfatto il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, che a Venezia ha illustrato l'operazione. Dal 12 al 29 dicembre, le capitanerie di porto hanno sequestrato, in collaborazione con gli altri organi di polizia circa 155 tonnellate di prodotto ittico sequestrato. ''Ben 7 mila i controlli e 2000 gli uomini impiegati – ha riferito Zaia – e ben 600 i reati contestati, con 700 mila euro di sanzioni''.

Si va dal pesce conservato male a decine di tonnellate di mitili coltivati in modo abusivo, da 4 quintali di datteri che non potevano essere immessi sul mercato, al pollak venduto come merluzzo: i controlli hanno permesso di smascherare numerose falsificazioni che, secondo il ministro, ''inquinano'' un settore importante come quello della pesca, che dà lavoro a ben 50 mila addetti distribuiti in 14 mila imbarcazioni. "Un comparto che va garantito rispetto ad una concorrenza straniera – ha sottolineato Zaia – che introduce in Italia il 60% del pesce che finisce sui nostri mercati''.

"Abbiamo controllato l'intera filiera con una particolare attenzione ai magazzini di stoccaggio del pescato, alle grandi catene di distribuzione e ai mercati ittici, punti nevralgici per la diffusione capillare dei prodotti", ha spiegato l'ammiraglio Raimondo Pollastrini, comandante generale della capitaneria di porto-guardia costiera: "Gli eclatanti risultati ottenuti – ha aggiunto – fanno dell'operazione la più importante del genere compiuta a tutela e a garanzia degli italiani".

In particolare l'operazione ha interessato la zona di Napoli, dove è stato sequestrato un quarto (circa 35 tonnellate) del totale del pesce ritirato in Italia: solo in un mercato, dove ha influenza un noto clan camorristico, gli uomini della capitaneria di porto hanno sequestrato 400 chili di pesce senza tracciabilità, pronto per essere venduto al dettaglio. Nel corso del sequestro 7 persone sono state arrestate per tafferugli contro le forze dell'ordine.

A San Benedetto del Tronto sono state sequestrate 42 tonnellate di pesce congelato scaduto e in cattivo stato di conservazione. A Bari 54 tonnellate di prodotti ittici congelati scaduti o in cattivo stato di conservazione. L'operazione (''la più estesa mai compiuta nel mondo della pesca'') consente ai consumatori di ''fare ora la spesa in sicurezza ed in tranquillità'', ha confermato il ministro, concludendo come assicurazione che ''gli stessi consumatori debbono sapere che per chi si comporta male c'è la certezza della punibilità''.