Serie A/ Genoa – Roma 3-2. Gara spettacolare, decide Biava a una manciata di minuti dalla fine. Buona Roma ma la difesa continua a fare acqua

Pubblicato il 24 Agosto 2009 - 11:13 OLTRE 6 MESI FA

BAST230809SPO_0313Partita divertente e ricca di occasione da gol a Marassi. Alla fine, però, grazie soprattutto alla panchina più lunga, la spunta il Genoa per tre a due.

La Roma può recriminare per le tante assenze, la coppia di centrali Mexes Juan su tutti, ma preoccupa la quantità di gol che la difesa continua ad incassare, soprattutto in trasferta.

Agli uomini di Gasperini va il merito di avere tenuto duro nella fase cruciale, quando gli undici di Spalletti avevano la gara in pugno e riuscivano a controllare senza troppi affanni. La squadra di Preziosi ha tratto vantaggio dai cambi di lusso, Criscito e Palacio, entrati a inizio ripresa e quasi subito padroni della fasce.

Gasperini, a differenza del suo collega, ha avuto la possibilità di utilizzare il turn over per gli impegni di Europa League e rispetto a giovedì inserisce all’inizio Modesto, Crespo, Zapater e Rossi al posto di Criscito, Figueroa, Milanetto e Palacio, che partono dalla panchina.Inizia titolare anche Sokratis per sostituire l’infortunato Bocchetti.

Spalletti si affida invece a molti dei giocatori impegnati giovedì in Europa e inserisce subito Burdisso, appena acquistato dall’Inter, al centro della difesa a fianco di Andreolli. Taddei, De Rossi, Pizarro e Guberti giostrano a centrocampo con Menez alle spalle di Totti.

Genoa e Roma partono forte e cercano subito l’affondo, senza calcoli né tatticismi. Premono più i rossoblù con lo scatenato Sculli, ma la prima grande occasione capita Totti, che spreca: al 9′ il capitano riceve tutto solo in area, controlla e tira, ma Amelia in tuffo devia.

Il Genoa prende il comando del gioco e arriva davanti a Artur con Biava e Crespo, la squadra di Spalletti si chiude e riparte veloce in contropiede con Guberti e Menez sempre pronti a puntare l’avversario.

Al crescendo del Genoa, che obbliga Artur a una uscita con le mani forse oltre il limite dell’area, la Roma risponde con un finale di tempo all’attacco, reso vano dalla imprecisione di Cassetti (toccato in area al momento del tiro), Burdisso e De Rossi.

Nella ripresa Gasperini cambia due pedine: Palacio per Mesto e Criscito per Modesto. La mossa fa subito effetto perché il nuovo nazionale di Lippi conclude in rete con un gran tiro a girare dal limite una azione in velocità di Zapater e Sculli.

La Roma non fa una piega, sposta il baricentro in avanti e in pochi minuti ribalta il risultato. La forza del centrocampo abbatte le resistenze genoane e con le prodezze di Taddei e Totti, che devia d’istinto un tiro destinato a spegnersi sul fondo,  passa in vantaggio.

Il ritmo rimane alto, nonostante il caldo.  Una punizione capolavoro di Zapater dal limite riporta il Genoa in parità. É 2-2 ma il Genoa, tra le tante occasioni trova il gol vittoria: botta secca di Sculli, respinta di Artur e Biava da pochi passi insacca.