Siliqua (Sardegna): delitto Carrus, carabinieri indagati per negligenza

Pubblicato il 19 Aprile 2011 - 19:38 OLTRE 6 MESI FA

CAGLIARI – Sono stati iscritti nel registro degli indagati della Procura di Cagliari tre carabinieri che erano stati denunciati per negligenza dai familiari di una donna di 71 anni, Maria Rosaria Carrus, uccisa e poi bruciata dopo una rapina in casa a Siliqua, un paese dell’Iglesiente. Per quell’omicidio, avvenuto il 10 aprile 2010, il 28 marzo scorso il Tribunale di Cagliari ha condannato a 18 anni di reclusione due giovani del paese, Francesco Pisu e Sariano Corda. Gli indagati sono tre sottufficiali in servizio nella Stazione di Siliqua. Secondo i due figli e i quattro fratelli della vittima, i carabinieri avrebbero sottovalutato la denuncia presentata da un compaesano della Carrus sulle ”cattive intenzioni” di un gruppo di giovani ‘balordi’ del paese che avevano preso di mira la pensionata. ”C’e’ una reale negligenza e leggendo gli atti si evince che gli stessi carabinieri lo hanno ammesso. Nonostante l’allarme lanciato da una persona che si e’ presentata in caserma – denuncia all’ANSA Massimo Uccheddu, figlio della vittima – i carabinieri non hanno fatto niente per due giorni, ma subito dopo l’omicidio hanno arrestato i responsabili, proprio perche’ sapevano chi erano. Ma allora perche’ non sono intervenuti prima?”. Per l’omicidio, oltre ai due giovani processati a marzo, era gia’ stato condannato in primo grado a 18 anni e otto mesi dal Tribunale dei Minori un altro ragazzo non ancora maggiorenne all’epoca dei fatti. La donna, secondo la ricostruzione dell’accusa, scopri’ i giovani che frugavano nei cassetti dei mobili del salotto e venne uccisa perche’ aveva riconosciuto i malfattori. Il suo corpo venne poi cosparso di benzina dai due maggiorenni, mentre il minorenne avrebbe fatto da palo fuori dall’abitazione. .