Sindrome della stanchezza cronica, la ricerca riparte da zero

Pubblicato il 7 Febbraio 2012 - 13:47 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 07 FEB – La sindrome da stanchezza cronica, descritta per la prima volta nel 1994 ha avuto un percorso scientifico caratterizzato da forti delusioni per i malati ma ora la ricerca sta ripartendo da zero. Un team di scienziati del Mount Sinai Hospital di New York, finanziati con 10 milioni di dollari dalla Hutchins Family Foundation un'organizzazione non profit che segue i malati (negli Stati Uniti si stima oltre 1 milioni di persone e in Italia circa 300 mila) ha cominciato a lavorare sulle cause di questa malattia fortemente invalidante.

Nel 2009, dal Whittemore Peterson Institute for Neuro-Immune Disease, nel Nevada e' arrivata la notizia che tutti aspettavano: l'individuazione della causa della malattia. A pubblicare la scoperta e' stata Judy Mikovits, scienziata formatasi al National Cancer Institute. Secondo i suoi studi, la causa era un virus murino della leucemia, simile a quello dell'Hiv e quindi da trattare con farmaci antiretrovirali ma in seguito si e' scoperto che i campioni erano contaminati. Nel settembre del 2011, Science ha pubblicato una smentita sui risultati della Mikovits che intanto e' stata licenziata e poi arrestata per aver sottratto i dati della sperimentazione dal Whittemore Peterson Institute. Nonostante cio', secondo quanto riferisce il New York Times, ci sono ancora pazienti che sostengono la tesi della Mikovits che starebbe supervisionando uno studio della Columbia University con l'obiettivo di replicare i primi risultati. Le conclusioni sono attese entro l'anno.