Spionaggio elettronico/ Infiltrati 1.295 computer in 103 Paesi, sospetti sulla Cina

Pubblicato il 30 Marzo 2009 - 13:22 OLTRE 6 MESI FA

Una vasta operazione di spionaggio elettronico ha infiltrato per anni i computer di centinaia tra governi e aziende private in tutto il mondo, incluso quello del Dalai Lama, a quanto scrive il New York Times.

L’operazione, chiamata ”Ghost Net” (rete fantasma), è stata scoperta da esperti canadesi, secondo i quali essa sarebbe stata effettuata utilizzando computer principalmente in Cina, anche se non è stato ancora possibile accertare se si trattasse di computer governativi.

L’esistenza del vasto spionaggio elettronico è venuta alla luce quando il Dalai Lama ha richiesto agli esperti del Munk Center for International Studies dell’università di Toronto di controllare i suoi computer per accertare se vi fossero celati software sospetti.

Il leader tibetano si era insospettito dopo che, inviato un invito per e-mail ad un diplomatico, costui era stato avvertito dal governo cinese di non accettarlo.

Secondo gli esperti canadesi, l’operazione di spionaggio ha infiltrato almeno 1.295 computer in 103 Paesi. I computer presi di mira appartenevano ad ambasciate, ministeri degli esteri ed altri uffici governativi.