Stato moroso cronico: paga dopo 138 giorni, contro i 68 della media europea

Pubblicato il 22 Aprile 2009 - 15:11 OLTRE 6 MESI FA

Lo Stato italiano salda le fatture in 138 giorni, media altissima se confrontata con quella europea, 68 giorni. In Francia è stata appena varata una misura che obbliga  le imprese (pubbliche e private) a pagare entro i 30 giorni, mentre in Gran Bretagna il termine massimo per i pagamenti delle amministrazioni pubbliche è sceso da 30 a 8 giorni. Solo il Portogallo si comporta peggio dell’Italia.

Secondo la Confindustria le imprese hanno un credito con lo Stato che ammonta a 60 miliardi di euro. Per i ritardi le aziende devono sopportare maggiori oneri finanziari, nell’ordine di circa un miliardo l’anno. Il Tesoro contesta la stima e parla di 30 miliardi l’anno di esposizione debitoria, una cifra che comunque vale dai 2 ai 4 punti di Prodotto interno lordo.

La normativa italiana, pur senza contare la direttiva europea che fissa il limite entro i 30 giorni, prevede che i pagamenti vengano effettuati entro i 90 giorni. Le aziende, che avrebbero diritto a far scattare gli interessi dopo i 30 giorni, non lo fanno, nel timore di venir penalizzati per contratti futuri.