Suore USA/ Il Vaticano indaga nei conventi americani. Troppa modernità, Roma vuole la restaurazione

Pubblicato il 2 Luglio 2009 - 11:36 OLTRE 6 MESI FA

Il Vaticano ha tacitamente avviato un indagine su vasta scala sulla salute morale delle istituzioni conventuali negli Stati Uniti. Lo sviluppo inatteso della politica culturale vaticana sul suolo americano ha destato stupore e preoccupazione nelle suore della chiesa cattolica che lì operano.

La più estesa delle due investigazioni prevista è chiamata Visitazione Apostolica e per questa è stata fornita solo una vaga ragione, “indagare sulla qualità della vita delle donne che lavorano negli istituti religiosi”. Gli storici della chiesa fanno notare che il Vaticano adopera di solito questo metodo di indagine quando una certa istituzione esce particolarmente fuori dal tracciato dell’ortodossia. La più recente Visitazione era rivolta contro i Legionari di Cristo, ordine maschile il cui fondatore, padre di un figlio, abusava sessualmente di giovani seminaristi ed era complice di malversazioni finanziarie.

A detta di molti, l’obiettivo della Visitazione Apostolica nei conventi USA risiede nel tentativo di restaurare una concezione tradizionalista della vocazione religiosa e dell’operato apostolico che negli ultimi anni ha perso consensi. Dalla stagione delle riforme del Concilio Vaticano II, molte suore americane vestono in borghese, vivono fuori dai conventi, sono entrate in carriere di lavoro alternative.

Il cardinale Levada, incaricato di una delle due branche dell’indagine, non ha nascosto che il tentativo cattolico di pedagogia nei conventi americani ha fallito su tre temi fondamentali: il sacerdozio unicamente maschile, l’omosessualità, il primato della Chiesa Cattolica come strumento di salvezza.