Superare destra e sinistra: giudicare quanto sono serie le persone

di Mario Lenzi
Pubblicato il 22 Settembre 2009 - 15:11| Aggiornato il 13 Ottobre 2010 OLTRE 6 MESI FA

Essendo così mal rappresentate la Sinistra dagli uomini di sinistra e la Destra dagli uomini di destra, forse non ci resta che rinunciare alla vecchia classificazione di destra e sinistra tramandataci dalla Rivoluzione francese. Coloro che hanno idee progressiste e coloro che le hanno, invece, conservatrici, potrebbero essere distinti e scelti (o cacciati) non dal fatto che sono di destra o di sinistra, ma semplicemente dalla loro capacità di essere o no persone serie.

In effetti, di questi tempi, un politico di sinistra e un politico di destra non possono essere molto diversi. Tutti si professano moderati. Ci sono costretti. D’altra parte l’esame dei problemi, se è attento e scientifico, è destinato a rendere gli uni e gli altri consapevoli che non ci sono tanti modi di trovare soluzioni.

Spesso di soluzioni ce n’è una sola. Naturalmente se si ritiene che la democrazia sia la forma migliore di governo. È vero che gli interessi sono sempre diversi, ma tutti possono rendersi conto dei vantaggi che comporta una soluzione concordata. Qualcuno, alla fine, potrà essere avvantaggiato e qualche altro un po’ meno: ma considerando le forze in campo, gli sarebbe andata peggio se avesse cercato la rissa. Come i gorilla si percuotono il petto prima della zuffa, così gli italiani hanno spesso bisogno di una coreografia, di lanciarsi accuse reciproche, di rumoreggiare, di essere prolissi e magniloquenti.

Poi ci sono quelli che non rinunciano alla voglia di essere più furbi degli altri e al piacere di truffarli; quelli a cui piace sottomettere il prossimo , e quindi ricorrono volentieri ai cipigli imperiosi e alle ingiunzioni drammatiche; quelli che assaporano i piaceri perversi del servilismo e preferiscono essere sudditi piuttosto che cittadini. Ma è anche vero che tutti, perfino loro, subiscono il fascino delle persone serie. Sembra dunque giunto il momento per noi italiani di cominciare a distinguere e a scegliere gli uomini politici non per le idee che manifestano ma in base alla serietà che dimostrano.

Meglio un nemico serio che un amico sciocco. Meglio un progressista serio che un conservatore stupido. O viceversa. Un governo di persone che non sono serie è una catastrofe. Le persone serie non sono megalomani, esibizioniste, bizzose, maniacali, bugiarde; o inconsistenti; non sono nemmeno seriose. Individuarle è facile.

A quali di queste categorie pensate appartengano Berlusconi, Brunetta, Frattini? A una? A due? A tre? A nessuna?