Tasse 2014 dalla A alla Z: dagli affitti alla web tax

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Dicembre 2013 - 12:13 OLTRE 6 MESI FA
Tasse 2014 dalla A alla Z: dagli affitti alla web tax

Tasse 2014 dalla A alla Z: dagli affitti alla web tax

ROMA – Il capitolo delle tasse sulla casa sarà il più voluminoso del 2014, con l’accorpamento delle varie Tasi-Tari nella Iuc (imposta unica comunale), la revisione del catasto e la coda di gennaio detta mini-Imu. Seguendo il prezioso alfabeto delle tasse proposto dall’Ansa, proviamo a stilare un elenco ragionato di tutte le voci fiscali che ci attendono.

Affitti, stop al contante. Non importa che il limite alla circolazione del contante sia fissato a 1000 euro: con gli affitti è vietato il cash, sempre. Il pagamento dovrà sempre essere tracciabile.

Agevolazioni fiscali. Entro la fine di gennaio il ministero dell’Economia deve recuperare 500 milioni di euro dalla razionalizzazione delle “tax expenditures”, ovvero il complesso di sconti, detrazioni e agevolazioni fiscali. Altrimenti scatta automatico il taglio di un punto delle detrazioni Irpef oggi al 19%. La riduzione sarebbe fra l’altro retroattiva, applicandosi al 2013.

Bonus energia. Proroga di due anni agli sconti fiscali su ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico: nel 2014 lo sconto è del 65%, nel 2015 del 50%.

Case sfitte, riecco l’Irpef. Sulle case sfitte (ma solo nei comuni di residenza) torna l’Irpef, ma al 50%.

Conto titoli, bollo più alto. La mini-patrimoniale sul risparmio fa aumentare l’imposta di bollo dall’1,5 per mille al 2 per mille. Eliminata la soglia minima di imposta, cresce da 4500 euro a 14 mila il tetto massimo.

Cedolare “light” sugli affitti concordati. Sui canoni di locazione calmierati varrà una cedolare alleggerita dal 19 al 15%. Chi vi rinuncia sconterà invece una detrazione più bassa dal 15 al 5% al momento di pagare l’Irpef.

Coop socio-sanitarie. Iva al 4% per le prestazioni socio sanitarie rese da cooperative sociali. Per al altre passa dal 4 al 10%.

Catasto, via i vani si calcolano i mq. La prima rivoluzione catastale riguarderà i diversi criteri di calcolo a partire dai mq. e non, come succedeva fino ad ora con il numero dei vani.

Detrazioni lavoro. Aumentano le detrazioni per lavoro dipendente per i redditi tra gli 8.000 e i 55.000. La modulazione dei benefici farà sì che le detrazioni saranno maggiori per i redditi più bassi per scendere gradualmente fino ad azzerarsi a quota 55.000.

Distributori automatici, aumenta l’Iva. Dal primo gennaio l’Iva sale dal 4 al 10%: i rincari seguiranno inevitabili sui prodotti commercializzati.

Dichiarazione dei redditi più semplice.  Bisognerà indicare i redditi immobiliari non rivalutati e le spese mediche vanno segnate al lordo della franchigia di 129,11 euro.

Equitalia, rottamazione cartelle. Le cartelle Equitalia ricevute entro il 31 ottobre 2013, potranno essere saldate entro il 28 febbraio 2014 pagando solo la somma originaria e non gli interessi e la mora.

Fondo taglia tasse. Per aumentare le deduzioni fiscali di Irap e le detrazioni Irpef è stato costituito un fondo che sarà alimentato dai risparmi ottenuti con la spending review e dalla lotta all’evasione fiscale.

Irap sui neo-assunti. L’importo deducibile è pari al costo del nuovo personale assunto ma non può superare il tetto di 15.000 euro. Lo sconto vale per tre anni.

Iuc, imposta unica comunale. Sotto la nuova insegna dell’imposta sulla casa sono raccolte tre tributi comunali sulla casa: rimane l’Imu su seconde case e prime di lusso, arriva la Tasi (che di fatto sostituisce la parte di Tares sui servizi indivisibili), c’è la Tari che sostituisce la vecchia tassa sui rifiuti.

Imprese, deducibilità Imu su Ires. Parliamo dell’Imu delle imprese su beni immobili strumentali, ad esempio i capannoni. La sua deducibilità parziale sull’Ires sarà del 30% sull’anno d’imposta 2013 (e quindi sulla prossima dichiarazione di redditi) e del 20% a partire dal 2014.

Lotta all’evasione fiscale, il redditometro. Con il via libera definitivo del Garante della Privacy, arriverà il redditometro: attraverso 100 indicatori di ricchezza e via lettera, il Fisco può chiedere informazioni sui livelli di spesa che sforano del 20% il reddito disponibile: dai quadri alla retta dell’asilo, dalle spese per la colf all’iscrizione al circolo sportivo, dalle giocate on line ai bot lo strumento serve a scovare chi dichiara meno di quanto dovrebbe.

Mini Imu. L’appuntamento è fissato al 24 gennaio, ma dalle scelte dei Comuni a quelle del Governo non si può dire che la telenovela sia finita. A oggi, sono interessati i contribuenti che possiedono una prima casa in un comune che ha aumentato le aliquote rispetto a quelle statali: dovranno versare il 40% dell’importo dovuto a questa maggiorazione.

Monitor sui capitali esteri. Nella prossima dichiarazione dei reddito dovranno essere indicati anche quelli inferiori ai 10.000 euro. Il fisco farà attenzione ai titolari effettivi e non più solo a quelli diretti. Calano, tornando a livelli europei, le sanzioni.

“Paperoni” oltre 300 mila euro, contributo di solidarietà. Per i redditi superiori ai 300.000 euro l’anno viene confermato il contributo di solidarietà del 3% per il triennio 2014-2016.

Pensioni d’oro. Il contributo di solidarietà è del 6% per la parte eccedente i 90.168,26 euro annui; del 12% oltre i 128.811,80 euro; del 18% per la parte eccedente i 193.217,70 euro annui.

Rivalutazione beni d’impresa.  Le imprese potranno rivalutare i propri beni. L’imposta sostitutiva è del 16% per i beni ammortizzabili e del 12 per gli altri. Sono previste tre rate annuali di pari importo, la prima scade entro il versamento a saldo dell’Ires (o il 16 giugno o il 16 luglio).

Tasse casa. E’ la vera rivoluzione del 2014. L’Imu prima casa scompare, ma rimane per le seconde. A questa si aggiunge la Tasi, che serve a ripagare i servizi indivisibili dei comuni (come l’illuminazione o la pulizia delle strade). Per questo la pagheranno anche le prime case e anche gli inquilini, seppure in forma ridotta. L’aliquota Imu-Tasi, al momento, non può superare nel 2014 il 2,5 per mille sulla prima casa e il 10,6 per mille sulla seconda. Ma per dare ai comuni maggiore flessibilità (e risorse) per introdurre detrazioni in favore di famiglie e meno abbienti potrebbe arrivare – il governo ci sta ragionando sopra – un aumento del tetto massimo d’aliquota al 3,5 e all’11,6 per mille. Al momento sono previste sulla Tasi detrazioni per single e case abitate solo per pochi mesi. La Tari, invece, è la nuova tassa sui rifiuti, analoga a quella appena archiviata: dovrà ripagare i servizi. Imu, Tasi e Tari formano insieme la Iuc, l’imposta unica comunale.

Stop cumulo pensioni d’oro e pensione. Non potranno essere cumulati, oltre l’importo di 303.000 euro l’anno, pensioni e stipendi da incarichi pubblici. Colpisce i grand commis.

Web tax. Non è l’arrivo di una nuova tassa ma, con la legge di Stabilità, è stato stabilito che le multinazionali del Web per vendere pubblicità in Italia devono avere partita Iva italiana; obbligo di pagamenti tracciabili.