Terapia idrofrequenziale/ Parte dal concetto che l’acqua, a seconda del luogo di provenienza, è carica di energia e vibrazioni diverse, che possono venire utilizzate per la nostra salute

Pubblicato il 17 Luglio 2009 - 13:14 OLTRE 6 MESI FA

In gergo tecnico si chiama terapia idrofrequenziale e parte dal concetto che l’acqua, a seconda del luogo di provenienza, è carica di energia e vibrazioni diverse, che possono venire utilizzate per la nostra salute.

Le cosidette acque di luce, se sottoposte a un test di risonanza frequenziale, rispondono a tutte 7 le frequenze dello spettro della luce, cosa che non avviene con quella che sgorga dal rubinetto. I primi esperimenti sono stati fatti a Lourdes e risalgono al marzo del 1984, da quella data sono state scoperte molte altre fonti con le stesse caratteristiche.

Secondo la biologa Enza Ciccoli -autrice di vari trattati sull’argomento- le acque mariane, ovvero legate ai luoghi di apparizione della Vergine, mantengono inalterate le loro proprietà frequenziali. E, se pure con specificità differenti a seconda della prevalenza dell’ una o dell’altra frequenza, riescono a entrare in risonanza con le cellule del nostro corpo e le armonizzano, agevolando il ripristino ordinato dei ritmi vitali.

Ecco perché queste “acque sante” possono diventare rimedio e aiuto per moltissime patologie. Non dimentichiamoci che l’uomo, composto da più del 70% di acqua, può essere considerato uno straordinario risonatore di luce. La teoria è affascinante e non è necessario essere credenti per lasciarsi tentare: noi siamo essenza di luce, ma quando ci ammaliamo è perché non siamo più luce. Le acque allora ci vengono in soccorso, riportandoci  l’informazione di quella vibrazione luminosa che durante la malattia è sopita .