Tinto Brass/ Il regista di “Monella”: “Vorrei la Serracchiani in un mio film. Con quella ‘s’ sibilante chissà come direbbe ‘sesso'”

Pubblicato il 18 Agosto 2009 - 20:35| Aggiornato il 5 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

Tinto Brass chiama Debora Serracchiani. Protagonista a settembre di una retrospettiva che gli dedicherà la Mostra del Cinema di Venezia, il regista de “La chiave” e “Monella” ha lanciato il suo appello all’europarlamentare del Pd, ospite della trasmissione “Un giorno da pecora” di Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro, in onda dal lunedì al venerdì su Radio2 dalle 18.00 alle 19.30.

«Certo che vorrei la Serracchiani in un mio film – ha risposto a una domanda dei conduttori – Ovviamente la sottoporrei al provino della monetina». «Ha una voce bellissima – ha poi spiegato Brass – molto sensuale. Trovo straordinaria anche la sua ‘S’ sibilante. Pensate a come direbbe ‘sesso'”.

E complimenti e corteggiamenti in qualche modo osè sono arrivati alla Serracchiani in diretta anche da Mauro Corona, scultore e scrittore. In collegamento telefonico con la trasmissione, Corona ha esaltato le forme dell’europarlamentare del Pd, richiamandosi al proprio rapporto con la montagna: «Ha un fondoschiena dolomitico – ha detto lo scultore-scrittore – che vuol dire tosto, sodo, praticamente intramontabile».

Imbarazzatissima e divertita la reazione della Serracchiani, che tra le risate è riuscita a malapena a dire: «Adesso inizio a sudare».

E alla domanda dei conduttori, che gli chiedevano su quale monte l’avrebbe portata, Mauro Corona ha rilanciato: «Ma quale montagna e montagna! Sotto un larice la porterei».