UBS/ Oltre un milione di dollari versati su una società di Hong Kong per sfuggire al fisco. La corte federale di Los Angeles pubblica sul web le accuse contro la banca svizzera

Pubblicato il 17 Agosto 2009 - 21:23 OLTRE 6 MESI FA

Le autorità giudiziarie americane hanno pubblicato su internet i dettagli della testimonianza di John McCarthy, un uomo d’affari californiano che il 14 agosto aveva ammesso in tribunale di aver nascosto al fisco Usa oltre un milione di dollari grazie all’aiuto della banca svizzera.
Stando a quanto pubblicato sul sito della corte federale di Los Angeles, McCarthy ha detto di aver aperto presso l’UBS in Svizzera – su consiglio dei suoi consulenti elvetici – un conto a nome di una società di Hong Kong di sua proprietà e di avervi trasferito oltre un milione di dollari frutto dei suoi affari negli Stati Uniti. McCarthy rimaneva però sempre come l’avente diritto economico del conto.

«L’UBS lo sapeva», ha detto McCarthy alla corte. E la posizione bancaria era stata aperta «con l’aiuto di un avvocato svizzero consigliato dai rappresentanti dell’UBS». L’uomo d’affari aveva poi presso l’istituto altri conti, sui quali è giunto ulteriore denaro proveniente dalle isole Cayman. Queste transazioni avvenivano su consiglio dei banchieri elvetici, che spiegavano di aver aiutato in modo analogo molti altri americani, ha aggiunto l’imprenditore.

McCarthy ha inoltre ammesso di aver incontrato personalmente e di aver comunicato per telefono, fax e posta elettronica, fra il 2003 e il 2008, con dipendenti di UBS e con il suo avvocato svizzero per discutere dei fondi che aveva presso la banca. Da parte sua il legale gli aveva fatto sapere di aver creato altre «barriere per celare la sua identità» al fisco: in particolare era stata costituita «una fondazione in Liechtenstein controllata da una azienda con sede a Panama o Hong Kong».

Nel documento si afferma inoltre che sia la banca che l’avvocato in questione hanno convinto McCarthy a non ritirare i suoi averi dai conti UBS, istigandolo al contrario a nascondere altro denaro alle autorità tributarie.

Con la pubblicazione dei dettagli della testimonianza di McCarthy UBS continua ad essere al centro dell’attenzione, nonostante il 12 agosto scorso la Svizzera e gli Stati Uniti abbiano annunciato la firma di un accordo che permetterà ad UBS di evitare il processo civile per aver aiutato i suoi clienti ad evadere le imposte.

Gli Usa avevano chiesto i dati di 52000 client: in febbraio il fisco americano era già riuscito a farsi consegnare i dossier di 285 clienti al di fuori della normale procedura legale applicata in questi casi.