Ue: Ocse, Pil cala del 4% nel 2009. In Italia -5% per il biennio 2009-2010

Pubblicato il 21 Settembre 2009 - 11:15 OLTRE 6 MESI FA

Il Pil dell’Unione Europea subirà una contrazione del 4% circa nel 2009 a causa della crisi finanziaria, e l’attività economica ricomincerà a crescere lentamente solo nel 2010, in concomitanza con la diminuzione delle tensioni nei mercati finanziari e la piena esplicazione degli effetti dei piani di stimolo.

È quanto prevede l’Ocse nel suo rapporto sull’Unione Europea, dove viene inoltre stimata, per l’Italia, una flessione del Pil intorno al 5% per il biennio 2009-2010. Un tale calo del Pil, afferma l’organizzazione di Parigi, “farà di questa recessione la peggiore del dopoguerra”.

“La recessione stessa – spiegano dell’Ocse – avrà come risultato una considerevole perdita di capacità dell’economia europea, aggiungendosi alle pressioni sulle prospettive di crescita di lungo periodo che deriveranno dall’invecchiamento della popolazione e ha eroso il progresso che stava avvenendo nel raggiungimento degli obiettivi della strategia di Lisbona”.

L’Ocse sottolinea inoltre come la recessione “sia stata largamente estesa, sebbene abbia avuto in un primo momento gli effetti maggiori sulle economie con mercati immobiliari surriscaldati e settori bancari esposti direttamente alla crisi dei mutui Usa” e come “molti dei paesi Europei che avevano registrato le performance migliori, come Irlanda, Spagna e alcuni paesi dell’Est, sono stati colpiti in modo particolarmente duro, suggerendo che la loro forte crescita non fosse sostenibile”.

In questo contesto, per gli organismi comunitari e i paesi membri risulta prioritario rimettere in ordine i conti pubblici, cosi’ da rendere le condizioni finanziarie meno strette e far ripartire il credito.