Umberto Bossi al raduno della Lega a Pontida: “Finché c’è la Lega, la democrazia non corre rischi”

Pubblicato il 14 Giugno 2009 - 18:30 OLTRE 6 MESI FA

Al grande raduno della Lega a Pontida, Umberto Bossi ha tranquillizzato tutti: “Finché c’è la Lega la democrazia non corre rischi”. Bossi ha parlato al venticinquesimo raduno del suo partito, nella storica località dove si riunì quasi mille anni fa la Lega lombarda. Secondo il ministro leghista Roberto Calderoli c’erano 80 mila camicie verdi.

Bossi si riferiva alle dichiarazioni di ieri di Silvio Berlusconi su presunti complotti per far cadere il governo.

Bossi, rigorosamente in camicia verde, ha subito ricordato che «noi non abbiamo fatto la Lega per vincere qualche elezione, l’abbiamo fatta per la nostra libertà. Il federalismo – ha aggiunto – è l’unica possibilità per risolvere i problemi del Paese, del Nord come del Sud». La Lega Nord ha preso tanti voti «perché lotta per i cittadini e anche perché i ministri sono stati bravi».

Secondo Bossi, la Lega Nord «nel marasma della politica italiana ha uno zoccolo duro che certamente non si è venduto. La Lega è quella di sempre, la Lega vuole combattere e andrà fino in fondo fino alla libertà dei popoli padani».

Ha concluso Bossi: «Questa Lega diventa davvero fondamentale per governare».

Al raduno della Lega hanno parlato altri capi del partito: il ministro dell’Interno Roberto Maroni, che ha ribadito la volontà della Lega di istituire le ronde di cittadini, e il Ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, il quale ha detto, sempre riferendosi a quel che ha detto ieri Berlusconi e ler interpretazioni sui giornali della domenica, che “un governo di tecnici sarebbe un golpe”.