Usa, Alaska. Grave epidemia di gonorrea continua a diffondersi

Pubblicato il 28 Novembre 2010 - 12:26 OLTRE 6 MESI FA

Una epidemia di gonorrea in tutta l’Alaska cominciata nel 2009 continua a diffondersi quest’anno, e i dirigenti sanitari affermano che stanno cercando nuovi sistemi per fermarla.

Stato dell’ex-governatrice Sarah Palin, tra il 2008 e il 2009 il numero dei casi di gonorrea è aumentato in Alaska di un allarmante 69 per cento, secondo un nuovo rapporto dell’U.S. Centers for Disease Control and Prevention.

Il nuovo rapporto colloca l’Alaska al nono posto negli Stati Uniti nella graduatoria della diffusione dell’infezione, mentre in anni recenti era tra il venticinuesimo e il trentesimo posto. L’Alaska ha anche un altro problema: è il secondo stato per il tasso di clamidia, un’altra infezione sessuale spesso trasmessa assieme alla gonorrea.

I sintomi attuali della gonorrea possono essere leggeri, il che pùò indurre gli infettati ad ignorarli e contribuire così alla sua ulteriore diffusione. Non era così negli anni settanta, quando la gonorrea causava tali bruciori e perdite da indurre la gente ad andare subito dal medico. Ma ora, l’attuale, nuova varietà dell’infezione è molto meno dolorosa e gli infettati possono attendere mesi prima di farsi curare, contribuendo alla sua diffusione.

Le conseguenze della gonorrea non curata possono essere gravi: gli infettati posso diventare sterili, una conseguenza questa maggiormente diffusa tra le donne.

In Alaska ci sono 144 casi ogni 100 mila persone, mentre su scala nazionale la percentuale è di 99 su 100 mila. La gravità della situazione attuale nello stato è evidenziata dal fatto che tra il 2000 e il 2008 i casi di gonorrea erano 85 su 100 mila persone.