Usa/ E Obama dichiarò guerra alle società di carte di credito

Alessandro Marchetti (Scuola Superiore di Giornalismo Luiss)
Pubblicato il 15 Maggio 2009 - 14:42 OLTRE 6 MESI FA

Trasparenza e responsabilità. Queste le parole d’ordine della riforma dell’industria delle carte di credito annunciata mercoledì dal Presidente Usa Barack Obama. Il piano si presenta come uno dei primi interventi strutturali, interni, che l’amministrazione Usa mette in campo per affrontare le storture del sistema creditizio e finanziario statunitense. Un primo passo per uscire dalla recessione.

La riforma mira a introdurre più tutele ai consumatori titolari di carte attraverso «regole che vietano aumenti dei tassi non corretti e bloccano abusi in termini di commissioni e penali», ha detto il capo della Casa Bianca. Nel ricordare i principi chiave, Obama ha anche annunciato l’introduzione dell’obbligo per le società di carte di credito di effettuare comunicazioni chiare ai clienti, «senza termini e condizioni confuse». In conferenza stampa  il Presidente Usa ha affermato che gli istituti dovranno mettere gli utenti in grado di capire sempre quale sia il costo delle carte, che operino con «trasparenza e responsabilità», e soprattutto le autorità dovranno assicurarsi «che le società forniscano ai clienti carte di credito che rispondano alle loro esigenze senza approfittarne».

Già sabato scorso Obama aveva invitato, nel suo consueto messaggio via radio e sul portale Youtube, i cittadini americani ad un uso più consapevole delle carte di credito.  «C’è bisogno di maggiore responsabilità nel sistema. Rafforzeremo il monitoraggio delle pratiche utilizzate ma anche le penalità per le violazioni della legge», ha aggiunto precisando che l’amministrazione appoggerà gli sforzi in questa direzione di Camera e Senato. Non a caso un progetto di riforma è già approdato al Congresso ed è stato approvato dalla Camera. Ora spetta al Senato pronunciarsi. L’obiettivo della Casa Bianca è chiaro. Trasformare la riforma del settore in legge entro il Memorial day, il prossimo 25 maggio.