Usa, guerre nel cyberspazio/ Migliaia di hacker al servizio del Pentagono

Pubblicato il 1 Giugno 2009 - 14:41 OLTRE 6 MESI FA

L’urgenza con cui il governo americano vuole prepararsi ad ipotetiche ‘‘cyberguerre” ha provocato una corsa da parte delle aziende operanti nel settore della difesa per accaparrarsi contratti del valore di miliardi di dollari, a quanto scrive il New York Times.

La natura del lavoro richiesto e la disoccupazione causata dalla crisi economica consente a queste aziende di attrarre giovani talenti che in altri tempi sarebbero andati a lavorare a Silicon Valley. E la corsa per mettere a punto sistemi d’arma per difendersi dagli attacchi ai computer, o per attaccare per primi i computer di altri, ha creato migliaia di ”soldati hacker” che lavorano per il Pentagono.

Quasi tutte le principali aziende del settore difensivo, incluse la Northrop Gruman, la General Dynamics, la Lockeed Martin e la Raytheon, hanno già stipulato cyber-contratti con le forze armate e con i servizi di intelligence.

Mentre altre aziende licenziano dipendenti, quelle nel settore difensivo assumono esperti che posseggono il know-how per bloccare gli attacchi e approntare contromisure, finanziano ricerche accademiche e pubblicano annunci in cerca di quelli che vengono chiamati ”cyberninja”.

I giovani ingegneri sono i nuovi combattenti delle ipotetiche cybeguerre che il presidente Barack Obama ha definito «una delle sfide più gravi che l’economia e la sicurezza nazionali si trovano a fronteggiare».