Usa, Kentucky / Il pastore Ken Pagano invita i fedeli a portare le armi in chiesa per festeggiare il 4 luglio. Sostiene “Dio e le pistole sono le basi fondanti dell’America”. Nell’ultimo anno l’acquisto è cresciuto del 40%

Pubblicato il 29 Giugno 2009 - 11:29 OLTRE 6 MESI FA

La libera compravendita e la libera detenzione di armi negli Stati Uniti è uno dei cardini della cultura americana e un diritto di libertà  pericolosissima ma di cui gli americani sono estremamente gelosi.

Oggi si arriva al paradosso, difficile da capire per un europeo, ma coerente con il modo di sentire di una larga maggioranza di americani.  Ken Pagano, un pastore di 49 anni della chiesa New Bethel di Louisville in Kentucky ha deciso di invitare tutta la sua congregazione la sera di sabato 4 luglio per “celebrare il nostro diritto come Americani”, ovvero il diritto di possedere armi. E di portarle anche in chiesa, proprio nel giorno in cui negli Usa si festeggia la Dichiarazione di Indipendenza.

Un’allegra seratina tra vicini di quartiere, ribattezzata “porta le tue armi in chiesa“, per promuovere il diritto all’utilizzo di pistole, fucili, e quant’altro. Come se in America ce ne fosse bisogno. Un’iniziativa della chiesa con tanto di riffa di beneficenza da un dollaro, lezioni di autodifesa con armi da fuoco e pic nic.

Se nessuno interviene il prete dal tiro facile potrebbe però essere fermato dall’assicurazione della chiesa, che ha cancellato la polizza dopo aver saputo le intenzioni del pastore. Fino a quando Pagano non troverà una nuova assicurazione  la festicciola a base di colpi d’arma da fuoco dovrà essere rimandata. Per la felicità dei pacifisti e nell’incomprensione di quanti la pensano come il parroco, ovvero che “Dio e le armi” siano «la basi fondanti degli Stati Uniti d’America» e sia quindi lecito festeggiare entrambi nella data simbolo del 4 luglio.

«Non vedo nessuna contraddizione tra la detenzione e la passione per le armi e la fede cristiana -ha sostenuto Pagano – Non tutti i cristiani sono per definizione pacifisti».

In tutta risposta un gruppo di attivisti di altre chiese della città ha organizzato sempre per il 4 luglio un’ anti-manifestazione, chiamata “porta il tuo cuore pacifico, lascia le armi a casa“. Un’iniziativa volta a sensibilizzare la popolazione su quello che da anni è ormai un vero e proprio problema per gli Usa, che troppo spesso si ritrovano con morti ammazzati per le strade, nelle scuole, negli uffici pubblici. E anche nelle chiese. È di poco tempo fa, ad esempio, il caso del medico abortista freddato proprio all’uscita da una chiesa in Kansas. E in Kansas portare armi nei luoghi di culto è vietato.

Secondo dei recenti studi, l’acquisto di armi negli Stati Uniti è addirittura aumentato nel 2009 di circa il 40 per cento rispetto all’anno scorso. Complice, probabilmente, l’annunciata campagna anti-armi di Barack Obama. Una campagna che, secondo gli analisti, non prenderà il via prima di una possibile rielezione del neo presidente ma che ha messo in allarme gli “amanti” di pistole e fucili che hanno quindi fatto rifornimento, facendo balzare in alto i dati di vendita.