Usa-Russia/ Obama a Mosca per cercare di spingere il bottone ”reset” nelle relazioni bilaterali

Pubblicato il 5 Luglio 2009 - 20:02| Aggiornato il 6 Luglio 2009 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama giunge a Mosca lunedi dove cercherà, come promesso al suo arrivo alla Casa Bianca, di spingere il bottone ”reset” nelle relazioni con la Russia, precipitate al punto più basso dai tempi della Guerra Fredda durante l’amministrazione del suo predecessore, George Bush, a quanto scrive la Reuters.

Mercoledi il capo della Casa Bianca sarà a L’Aquila per partecipare al summit del G8, a Roma incontrerà papa Benedetto XVI e venerdi completerà il suo viaggio con una visita in Ghana, dove in un in discorso illustrerà gli obiettivi della sua amministrazione nei confronti dei Paesi in via di sviluppo.

Nei suoi colloqui moscoviti con il presidente Dmitry Medvedev te ed il primo ministro Vladimir Putin – che è ancora la figura dominante nella vita politica russa – Obama cercherà di delineare gli accordi per un nuovo patto di disarmo nucleare, che dovrebbe essere firmato a dicembre quando scadrà l’accordo esistente, START-1. Il presidente vorrà anche ottenere più ampia cooperazione dalla Russia per quanto riguarda la guerra in Afghanistan.

La Russia ha già fornito un gesto di buona volontà dicendosi disposta a consentire agli Stati Uniti di sorvolare il suo territorio per rifornire le loro truppe impegnate nella lotta ai talebani nel Paese islamico. Argomenti difficili su cui sarà più difficile raggiungere una concordanza di vedute sono il sistema antimissili che gli Usa vogliono allestire nell’Europa dell’Est, l’espansione della Nato e la guerra tra Russia e Georgia l’anno scorso.

Obierttivo del nuovo accordo nucleare dovrebbe essere quello di ridurre, con modi e tempi ancora da stabilire, le testate nucleare di ciascuno dei due Paesi, il numero consentito delle quali è attualmente tra 1.700 e 2.200.

Nel suo primo viaggio in Russia, Obama, secondo gli osservatori, si sforzerà di stabilire una relazione pragmatica con Medvedev, ma gli sarà più difficile farlo con Putin. Le cose con il premier russo non sono cominciate nel modo migliore quando il capo della Casa Bianca poco prima del viaggio ha accusato Putin di ”tenere ancora un piede nella Guerra Fredda”. Il premier ha replicato che sono gli Stati Uniti a dover cambiare la loro politica.

Obama ha poi assunto un tono conciliante in una intervista rilasciata ad un quotidiano russo, la Novaya Gazeta, che però è schierato con l’opposizione al Cremlino, in cui ha affermato di voler ”dare nuovo inizio alle relazioni bilaterali”,  perchè, ha detto ”credo che gli americani e i russi hanno in comune molti interessi, interessi che di recente i nostri governi non hanno cercato di coordinare come avrebbero dovuto”.

La missione russa di Obama si presenta come una sorta di test. La stampa americana osserva che essa servirà a determinare se la personale popolarità e le   politiche innovatrici del presidente riusciranno a dare risultati concreti anche su argomenti difficili come il controllo degli armamenti, il sistema anti-missili nell’Europa dell’Est e il trattato sulla non proliferazione nucleare.