Vecchi e caldo è un binomio pericolosissimo
Non è una parodia di Hemingway, ma una semplice nota di cronaca corredata da un’ipotesi neppure troppo remota. Fa caldo, fa molto caldo, fa troppo caldo. E siamo un Paese per vecchi, geriatrico fino all’inverosimile. Solo la percentuale di poppanti figli di immigrati rende la proporzione nazionale demograficamente non insostenibile. Vecchi e caldo è un binomio pericolosissimo, almeno per i primi.
L’avvertimento e l’esortazione non produssero granché. Intanto, si scoprì immediatamente che le caserme non avevano l’aria condizionata e anzi i soldati semplici erano incazzatissimi per le differenze con i graduati (meglio se alti) che invece ne godevano nei loro uffici. Gli ufficiali però non aprirono le loro singole porte all’esercito di pantere grigie sfiancate dalla temperatura. Così, niet per le caserme. Ci fu più movimento per i supermercati. Che quindi potrebbero ripetere oggi l’esperienza. C’è un piccolo problema. Che non c’è in giro un euro, a quel che pare, per lo meno per le fasce più deboli e meno abbienti, anziani ovviamente compresi o addirittura elevati a potenza. Del disagio e del rischio. Così che andare alla questua dell’aria condizionata e del fresco meglio se nel reparto surgelati senza comprare nulla produrrebbe oggi un effetto insieme drammatico ed esilarante.
Un qualcosa tipo “adottalo Fiat, e condividi un po’ di aria condizionata con lui. Se puoi, fagli portare anche il nipotino. Dove andranno? Da nessuna parte, la benzina costa, staranno fermi, con l’aria condizionata e il motore acceso, così da trascorrere serenamente il periodo più caliente dell’estate. Le auto inquineranno? Forse, ma solo un poco, da ferme, e sarà anche un allenamento di immagine per il futuro fermo che il traffico sta per consegnare alle nuove generazioni”. Firmato l’uomo del pullover, forse di questi tempi della polo a maniche corte…Si attende che il Governo presti attenzione a questa facile soluzione, mi pare non ancora finale…