Viareggio/ Disastro ferroviario, “Sicurezza dei treni? Non si rispettano i tempi dei controlli”. Alberto Chiovelli, direttore dell’agenzia per la sicurezza ferroviaria, avverte “Non possiamo imporre sanzioni economiche”

Pubblicato il 2 Luglio 2009 - 10:39 OLTRE 6 MESI FA

Dopo il disastro di Viareggio, si apre il giallo sulle responsabilità e la sicurezza dei treni. L’agenzia per la sicurezza ferroviaria, guidata da Alberto Chiovelli, punta sui controlli e la manutenzione: «Molti non rispettano i tempi a causa di criticità nel reperimento dei finanziamenti e nel rapporto con i fornitori».

Sul piano sicurezza e sui progetti di intervento di Trenitalia si aprono nuovi dubbi, soprattutto sulla non conformità delle carrozze adibite al trasporto di merci pericolose. «Si tratta di osservazioni sui processi manutentivi sia per i treni passeggeri che per quelli merci. Nel 2007 abbiamo chiesto a Trenitalia di fare interventi correttivi: in parte sono stati fatti, in parte sono in corso» spiega Chiovelli in un’intervista al Corriere della Sera, ricordando che «la legge non ci concede la disponibilità di sanzioni economiche. Possiamo chiedere delle correzioni o arrivare, in casi gravi, a ritirare il certificato di sicurezza».

Alla domanda sulla tragedia di Viareggio l’ingegnere risponde secco: «Se avessimo rilevato un episodio del genere in audit,  avremmo potuto ritirare la certificazione di sicurezza».

Dalla relazione dell’Agenzia, risulta che nel settembre 2007 un carro di Trenitalia cargo viaggiava con rotabile scaduto: «In casi come questo se ne impedisce la circolazione, si fa fare la revisione, si chiedono spiegazioni all’impresa», ma non è stata ritirata la certificazione. «Ritirarla a Trenitalia significa azzerare il trasporto in Italia non è un’ipotesi facile».