Wikipedia, l’enciclopedia del web, si rinnova con l’introduzione di video tra le sue pagine

Pubblicato il 21 Marzo 2010 - 09:43 OLTRE 6 MESI FA

Testi e immagini non bastano più: Wikipedia adesso si rinnova con una massiccia introduzione di video tra le sue pagine. L’enciclopedia più famosa e consultata della rete, con quasi 700mila voci solo in italiano e milioni in tutte le lingue, si appresta a una modifica sostanziale e si prepara a diventare un po’ “Wikitube”.

La chiamata alle armi per i videomaker arriva dalla Open Video Alliance (Ova), l’associazione che promuove lo sviluppo di strumenti gratuiti e open source per la diffusione di filmati in rete e tra i cui membri si può annoverare un campione del “codice aperto” come Mozilla, la società che sviluppa il browser Firefox.

In un comunicato ufficiale, la Ova ha lanciato l’iniziativa “Let’s get video on Wikipedia”,pubblicando sul suo sito tutta una serie di strumenti per permettere agli utenti di caricare i propri video sull’enciclopedia online. Secondo il blog di Wikimewdia, l’associazione responsabile del progetto Wiki, al momento ci sono infatti solo 4.500 video sul sito, un numero irrisorio rispetto alle voci e alle immagini disponibili.

Sono gli stessi responsabili della Open video alliance a ricordare però che Wikipedia non è YouTube e che non tutti i video sono adatti a diffondere la conoscenza. ” Wikipedia è un’enciclopedia. Questo significa che i vostri contributi faranno parte di una risorsa per l’istruzione gratuita e molto vasta. Vietati i gatti danzanti e i cani sullo skateboard qui  –  Wikipedia ha bisogno del vostro aiuto per costruire un archivio di contenuti enciclopedici di alta qualità”.

Passare da un sistema fondato sulle parole a uno multimediale pone però diverse difficoltà. Dal punto di vista tecnologico, Wikimedia e Ova hanno ribadito la scelta dell’open source, anche nel difficile campo dei video. I programmi che permettono di vedere filmati su altri siti sono infatti quasi sempre proprietà privata di grosse società: il Flash presente su YouTube è dell’Adobe, mentre il Silverlight alla base di siti come quello della Rai è della Microsoft. Su Wikipedia la tecnologia è invece basata sul formato aperto Ogg e sul codec video Theora (non supportato da tutti i browser), e tutti i video caricati saranno distribuiti con una licenza Creative Commons.

Oltre al problema tecnologico, con l’arrivo dei video se ne presenta uno di linguaggio. Le prime difficoltà compariranno con la necessità di selezionare i contributi e di sicuro servirà trovare un codice condiviso dei video wikipediani, possibilmente uniforme tra tutte le voci.

Il blog ReadWriteWeb si chiede se anche i video possono essere “collaborativi”, segnalando la profonda differenza tra parole e fotogrammi, che non possono essere modificati con la stessa facilità. Come di fronte a ogni innovazione, possibilità e dubbi si scontrano. Wikipedia è già riuscita a creare un’enciclopedia collaborativa, un concetto difficile da immaginare fino al decennio scorso. La sfida con i video, in fondo, è la stessa.