Abruzzo: rivolta contro l’elettrodotto che porta energia dal Montenegro

Pubblicato il 7 Giugno 2010 - 13:17 OLTRE 6 MESI FA

Il premier montenegrino Djukanovic insieme a Silvio Berlusconi

Un percorso allungato di svariati chilometri, che “bucherà”, in Abruzzo, buona parte del parco della Maiella. E’ al centro delle polemiche l'”elettrodotto della discordia” che trasporterà energia dal Montenegro fino a Foggia, passando però, e questa è la novità, da Pescara, Villanova e Gissi.L’accordo è stato firmato dal premier Berlusconi e dal collega montenegrino Djukanovic.

La società italiana A2A (quotata in Borsa e nata dalla fusione delle municipalizzate dei Comuni di Milano e Brescia) produrrà l’energia, avendo acquistato nel tempo il 43% della società energetica pubblica del Montenegro Elektroprivreda. Per portare l’energia in Italia inizialmente (sotto il governo Prodi) si era pensato ad un tracciato, in buona parte sottomarino, che da Tivat, in Montenegro, puntasse dritto verso Foggia.

Poi, e siamo al governo Belrusconi, si è deciso di raddoppiare la lunghezza del percorso, fino a 415 chilometri, per fare prima una tappa in Abruzzo, dove il cavo verrebbe interrato, da Pescara, passando per Villanova, Gissi per poi finire semore a Foggia. Per la gioia dei rappresentanti abruzzesi del Pdl.

Questa decisione ha fatto arrabbiare molte amministrazioni locali che si chiedono il perchè di questa modifica che fa spendere molti soldi pubblici in più e soprattutto porterebbe rischi per la salute dei cittadini. L’elettrodotto costerà circa 750 milioni di euro e sarà gestito da Terna, concessionaria statale  e principale proprieteria della rete di trasmissione della corrente nel nostro Paese. La società promette risparmi nei costi e posti di lavoro.

Ma le amministrazioni locali protestano: il cavo toglierebbe 12mila ettari di parco nazionale della Maiella, forando 16 comuni e almeno 300 proprietà private. Senza contare i rischi per la salute. “Ci sono molti studi  -spiega Antonella La Morgia dell’aassociazione “Ambiente, salute e territorio”- che dimostrano la connessione tra espozisione ai tralicci e patologie tumorali”.

Tempi duri per l’elletrodotto: dopo una denucnia ora il progetto è al vaglio di 6 procure abruzzesi.