Acqua, aumentano i pesticidi: top in Pianura padana

di Redazione blitz
Pubblicato il 9 Maggio 2016 - 13:18 OLTRE 6 MESI FA
(foto Ansa)

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ROMA – Aumenta la presenza dei pesticidi nelle acque italiane, sia in quelle superficiali (più 20% tra il 2003 e il 2014) sia in quelle sotterranee (più 10%).

Lo afferma l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale) nell’edizione 2016 del Rapporto Nazionale Pesticidi nelle Acque, relativa al 2013-2014. Secondo i monitoraggi dell’Istituto, le acque superficiali (fiumi, laghi, torrenti) “ospitano” pesticidi a un livello che compromette la qualità ambientale nel 64% dei 1.284 punti monitorati (nel 2012 erano 57%); quelle sotterranee nel 32% dei 2.463 punti analizzati (erano 31% nel 2012). La contaminazione è più ampia nella pianura padano-veneta e fra le sostanze più diffuse c’è il glifosato, insieme al suo prodotto di decadimento, l’Ampa.

Il glifosato è al centro di una polemica mondiale, dopo che l’Oms lo aveva dichiarato probabilmente cancerogeno a marzo dell’anno scorso. A ottobre l’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza ambientale) aveva svolto un’altra ricerca definendo al contrario “improbabile” il rapporto fra questo erbicida e il cancro. L’Unione Europea dovrà decidere entro giugno se prorogare ancora l’autorizzazione all’uso del diserbante nel territorio dell’Ue.

LA MAPPA – L’Ispra indica che la contaminazione è più ampia nella pianura padano-veneta dove le indagini sono generalmente più efficaci. Nelle cinque regioni dell’area, infatti, si concentra poco meno del 60% dei punti di monitoraggio dell’intera rete nazionale. In alcune regioni la contaminazione è molto più diffusa del dato nazionale, arrivando a oltre il 70% dei punti delle acque superficiali in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, con punte del 90% in Toscana e del 95% in Umbria. Nelle acque sotterranee la diffusione della contaminazione è particolarmente elevata in Lombardia 50% dei punti, in Friuli 68,6%, in Sicilia 76%. Più che in passato, avverte l’Ispra, sono state trovate miscele di sostanze nelle acque, fino a 48 in un singolo campione, quindi con una tossicità più alta rispetto a quella dei singoli componenti.