Allagamenti, Veneto in ginocchio: arriva l’esercito. Sfollati nel Padovano, disagi anche a Verona e Vicenza

Pubblicato il 2 Novembre 2010 - 17:19 OLTRE 6 MESI FA

Militari mobilitati in Veneto per affrontare il maltempo: sono circa 300 i militari dell’Esercito, con una novantina di mezzi speciali e di vario genere, che si metteranno all’opera. Il concorso delle Forze operative terrestri è stato richiesto dalle prefetture di Vicenza e di Verona. In particolare, secondo quanto, sono attualmente schierati tra il centro storico di Vicenza e Noventa Vicentina 200 militari e circa 40 mezzi di vari reggimenti della zona, mentre (in provincia di Verona) sono al lavoro a Monte Forte d’Alpone, Soave e San Bonifacio un centinaio di uomini e 50 mezzi, anch’essi provenienti da vari reparti dell’Esercito. Nelle zone allagate si è recato anche il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso.

Le piogge non danno tregua a tutta la regione: sarà evacuato nelle prossime ore in via precauzionale l’ospedale di Motta di Livenza, specializzato in servizi riabilitativi. Lo ha deciso il sindaco Paolo Speranzon per i possibili rischi di esondazione del fiume Livenza. Deciso anche il trasferimento in altre strutture dei 120 ospiti della vicina casa di riposo.

Il direttore generale dell’ospedale, Alberto Prandin, ha spiegato che dei 180 pazienti ricoverati una ottantina sono in condizioni problematiche e devono essere quindi trasferiti in ospedali idonei, individuati, in questo caso, a Treviso, Conegliano, Vittorio Veneto, San Donà di Piave e Jesolo. Le operazioni, secondo le previsioni, dovrebbero protrarsi per circa due ore.

Anche in provincia di Padova la situazione diventa sempre più difficile col passare delle ore. Scuole chiuse a Selvazzano, Ponte San Niccolò e Veggiano, mentre altre strutture scolastiche come quelle di Casalserugo e Bovolenta sono diventate dei ricoveri temporanei per gli sfollati, che nella provincia di Padova, secondo fonti della Prefettura, superano le mille unità, tra quanti sono stati sgomberati precauzionalmente e quelli che invece non potranno tornare in casa almeno fino a domani.

Nella notte l’argine del Bacchiglione è crollato per un tratto di almeno 20 metri che si sta via via allargando, dopo che il fiume Frassine era esondato rompendo l’argine per oltre 80 metri ieri pomeriggio e inondando le campagne di Saletto, Megliadino San Fidenzio e Ospedaletto Euganeo.

Ecco le immagini degli allagamenti provocati dal Bacchiglione:

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