Allarme sulle coste del Lazio: la spiaggia non c’è più

Pubblicato il 4 Marzo 2010 - 10:37 OLTRE 6 MESI FA

Le spiagge del litorale del Lazio rischiano seriamente di sparire. Da gennaio, i cavalloni forza 7 che hanno flagellato la costa laziale hanno infatti divorato migliaia di metri cubi di spiaggia. La situazione pare addirittura destinata a peggiorare. La Protezione civile ha diramato un bollettino in cui prevede «possibili mareggiate» e annuncia che seguirà «l’evolversi della situazione in contatto con le Prefetture, le Regioni e i locali dipartimenti».

La preoccupazione è forte un po’ ovunque, da Sabaudia a Santa Marinella. Le associazioni balneari temono che all’avvio della stagione non ci sia l’arenile su cui aprire sdraio ed ombrelloni mentre gli ambientalisti segnalano la mancanza di un piano complessivo di difesa delle coste.

Ma più in generale a lanciare l’allarme erosione sono i sindaci e le amministrazioni delle località che si affacciano sul mare. A Ladispoli la violenza delle onde ha addirittura aperto a metà la torre Flavia, il bastione d’avvistamento capace di resistere anche agli assedi dei pirati saraceni. Ma è crollata pure la parete di un hotel sulla spiaggia mentre è pericolante il museo cittadino nelle vicinanze. Per questo il sindaco Crescenzio Paliotta ha convocato per il 12 marzo una conferenza dei servizi e si è appellato direttamente alla Protezione civile. «La nostra è una corsa contro il tempo – dice allarmato il primo cittadino -. Dovremo discutere tutti gli interventi da realizzare per un importo totale di sei milioni e mezzo di euro finanziati dall’assessorato all’Ambiente».

Lo stesso allarme arriva da Ostia, dove il presidente del XIII Municipio Giacomo Vizzani ha inviato una lettera al vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino chiedendo di «realizzare con sollecitudine gli interventi necessari per ricreare la porzione di spiaggia scomparsa per far partire la stagione balneare 2010».

Analoga situazione tra Fiumicino e Fregene dove l’elenco dei danni provocati dalle mareggiate sembra un bollettino di guerra. Al lungomare della Salute sono scomparsi almeno 50 metri di spiaggia mentre molti chioschi sono sul punto di crollare. Un signore che abita in una villetta davanti al mare di Focene, Domenico di Malta, racconta allarmato al Corriere della Sera: «Quando venni a vivere qui, oltre vent’anni fa, le onde si infrangevano sulla battigia lontana 100 metri. Ora sbattono sulla recinzione del giardino. L’altro giorno sono venuti i vigili a chiedermi se volevo andarmene, per motivi di sicurezza. Ma io da qui non mi muovo. Semmai è meglio pensare a proteggere la costa».

A Sabaudia sono le associazioni balneari a sollecitare un «rinascimento urgente, sennò quest’estate non sapremo come accogliere i bagnanti» mentre a Torvaianica i problemi che segnala Enzo Foschi, consigliere regionale Pd, sono più pratici: «È dal 21 dicembre, dunque da circa tre mesi, che ben 35 piccole ditte di pescatori non portano a casa neanche un centesimo. La causa è da imputarsi al fenomeno sempre più grave dell’erosione che sta colpendo la spiaggia, facendo scomparire gli ormeggi».