Amazzonia “non produce il 20% dell’ossigeno della Terra”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Agosto 2019 - 15:07 OLTRE 6 MESI FA
Amazzonia "non produce il 20% dell'ossigeno della Terra"

Un rogo in Amazzonia (foto ANSA)

ROMA – L’affermazione che la foresta amazzonica produca il 20% dell’ossigeno del Pianeta “è basata su un errore. Nei fatti quasi tutto l’ossigeno respirabile ha origine negli oceani, e ce n’è abbastanza per respirare per milioni di anni”.

A fare chiarezza su un tema che sta tenendo alta l’attenzione del mondo dopo gli incendi di questi giorni, e ripreso anche in un tweet del presidente francese Macron, è il fisico dell’atmosfera della Colorado State University, Scott Denning, in un articolo sul sito The Conversation, in cui ricorda, però, come la foresta brasiliana sia comunque essenziale per la sopravvivenza del Pianeta.

La maggior parte dell’ossigeno è prodotto da minuscoli organismi marini (il fitoplancton) con il resto che proviene da tutto il resto della vegetazione mondiale, dalle foreste tropicale alle praterie alle savane alla taiga. Secondo alcuni calcoli, riporta Business Insider, tutte le foreste tropicali producono con la fotosintesi clorofilliana, circa il 20% dell’ossigeno. La sola foresta amazzonica ne produce forse il 6% (ma forse molto meno). Inoltre gran parte dell’ossigeno che viene espulso dalle piante è assorbito per la respirazione dalle piante stesse, dagli animali e dagli altri viventi, come funghi e batteri.

Le foreste tropicali, sottolinea Denning, contengono molte specie di animali e piante che non si trovano altrove, oltre a stoccare grandi quantità di carbonio che contribuirebbe altrimenti ai cambiamenti climatici. “Non solo – commenta Isabella Pratesi, che dirige il programma di conservazione del Wwf Italia – un altro aspetto fondamentale è la capacità di pompare acqua dall’atmosfera al suolo, con gli alberi che attirano grandi masse umide e, come dicono gli indigeni, ‘fanno piovere’. Con la perdita della foresta si favorisce una siccità che influenza tutta la regione, non solo l’Amazzonia”. (fonte ANSA)