Ambiente: peperoncini americani nella banca dei semi, salvaguardati dal riscaldamento globale

Pubblicato il 12 Luglio 2010 - 15:54 OLTRE 6 MESI FA

Per salvarsi ”dall’apocalisse” i peperoncini piccanti americani arrivano nella cosiddetta Arca di Noè della biodiversità. I ”red hot chili peppers” sono stati inviati questa settimana al deposito sotterraneo di semi del Svalbard Global Seed Vault, nei dintorni del circolo artico, dove le loro esotiche qualità potranno essere preservate per secoli.

Nel deposito mondiale dei semi, gestito attraverso un accordo tra il governo norvegese, il Fondo mondiale per la diversità delle colture ed il Nordic genetic resource center, saranno quindi ”salvaguardati” anche i peperoncini del ”Nuovo Mondo”: un assortimento di 537 varietà, provenienti da 13 raccolti, che andrà ad aggiungersi alle oltre 525.000 varietà di sementi provenienti da tutto il pianeta già conservate nel caveau che si trova a circa 1.200 km dal Polo Nord.

Tra le varietà di peperoncini nordamericani conservati in artico sono stati inclusi il ‘Wenk’s yellow hots’, un peperone che all’inizio è piccante e giallo poi si raffredda diventando rosso e medio piccante, il ‘Pico de gallo’, un ingrediente per salsa mediamente piccante e l’imprevedibile ‘Tsile’ di San Juan, un peperoncino del Nuovo Messico coltivato ancora oggi da agricoltori anziani in una zona dei nativi americani e che può essere mediamente o molto piccante.

”Il mondo è interdipendente quando si parla di diversità di colture, che è il materiale di base per una sana e forte fornitura di cibo – ha commentato il Benjamin Cardin, senatore e Presidente della commissione Helsinki degli Usa – mentre gestiamo l’impatto del cambiamento climatico nel mondo, il deposito di Svalbard è una cassaforte che assicura che la fornitura di cibo rimanga intatta”.

La banca dei semi è costruita 120 metri dentro la montagna di arenaria nella isola Spitsbergen delle Svalbard. La banca utilizza vari sistemi di sicurezza e i semi sono confezionati in speciali pacchetti di quattro strati e sigillati con il calore per escludere l’umidità. L’isola è stata considerata ideale in quanto esente da attività tettonica. La localizzazione, 130 metri sopra il livello del mare, assicura che il sito rimanga all’asciutto anche nel caso di scioglimento dei ghiacci.