Domenica Isola di Pasqua al buio per l’eclissi. Boom di turisti

Pubblicato il 7 Luglio 2010 - 10:34 OLTRE 6 MESI FA

Sarà uno spettacolo davvero unico in mezzo al Pacifico. Domenica prossima un’eclissi totale di sole attraverserà l’isola di Pasqua, nota anche come Rapa Nui: la terra dei ‘moai’, i giganteschi monoliti dalle misteriose sembianze umane.

La notte calerà sull’isoletta vulcanica dell’Oceano a partire dalle 13.30.54 (locali), per cinque minuti e 20 secondi: cinque lunghi minuti di ‘sole nero’ sui 160 km quadrati di Rapa Nui, distante 3.600 chilometri dalle coste del Cile e 4.000 da Tahiti.

L’appuntamento ha mobilitato non solo ‘i cacciatori d’eclissi’ e gli scienziati, ma anche le agenzie di viaggi, visto che in tanti, e da tutto il mondo, intendono trascorrere quei cinque minuti di penombra in compagnia degli enigmatici moai: quando cioè – affermano nella propria lingua i circa 4.900 abitanti – la ‘mahina’ (luna) s’interporrà tra la terra e il ‘ra’a’ (sole).

Al fine di limitare l’invasione dei turisti, le autorità dell’isola – che ha dieci alberghi e 1.800 posti letto – hanno fatto sapere ormai molte settimane fa che non avrebbero consentito un’invasione senza controlli. I fortunati che domenica assisteranno all’ eclisse non saranno più di 4.000, precisano le autorità locali, che hanno d’altra parte predisposto il rafforzamento sia delle guardie dei siti archeologici sia dei controlli antidroga all’aeroporto locale.

Quello di domenica sarà, in altre parole, una sorta di combinazione perfetta tra un fenomeno astronomico sempre suggestivo e una terra dalla cultura ancestrale e del tutto particolare. Gli astri hanno infatti influito profondamente nella cultura ‘rapa nui’: ne sono esempio proprio i noti moai, visto che alcuni degli ‘ahus’ (le piattaforme dove sono posati i colossi di pietra) sono stati costruiti tenendo conto delle posizioni del sole e della luna.

La traiettoria del cono d’ombra che l’11 luglio coprirà la parte meridionale del Pacifico percorrerà circa 15 mila chilometri, a partire dal sud della Nuova Zelanda, fino alle Isole Cook, la Polinesia francese e Pasqua, per arrivare poi in Cile, ma solo in modo parziale. Anche se, precisano a Santiago, nelle aree dove il fenomeno andrà a spegnersi (all’estremità del paese, dalle parti dello stretto di Magellano, e in alcune zone della Patagonia argentina) l’eclissi sarà totale. Proprio come all’isola di Pasqua.