Alluvioni e fiumi in piena in Australia: la città di Rockhampton completamente isolata

Pubblicato il 4 Gennaio 2011 - 15:16 OLTRE 6 MESI FA

Lo stato del Queensland nel nordest tropicale dell’Australia si prepara ad affrontare nuovi disastri, in preda alle più gravi inondazioni in decenni che hanno colpito più di 200 mila persone in un’area grande quanto Francia e Germania messe insieme. E che con il procedere della piena dei fiumi continuano a causare devastazione.

Ieri è salito a 10 il numero di morti dalla fine di novembre a causa di piogge e inondazioni. la città colpita più gravemente è Rockhampton (77 mila abitanti) presso la foce del fiume Fitzroy, 600 chilometri a nord di Brisbane, che da ieri sera completamente isolata via terra ed in buona parte sommersa dalle acque. L’aeroporto resta chiuso e la città è ormai raggiungibile solo con elicotteri militari.

Il livello del fiume continua a salire e si prevede raggiungerà domani la punta massima di 9,4 metri, mentre tutto attorno l’enorme lago creato da settimane di forti piogge si scarica lentamente in oceano. Ai residenti, che circolano in barca, viene raccomandato di non entrare in acqua, non solo per il rischio di essere trascinati via, ma anche per la presenza di rottami, di serpenti in fuga e anche di coccodrilli.

Ai loro problemi si aggiunge il tormento di sciami di zanzare, con il rischio che possano trasmettere la febbre dengue. Incalcolabili i danni in un’economia che dipende da agricoltura, allevamento e miniere. L’alluvione ha fermato le operazioni nel 75 per cento delle miniere di carbone dello stato, che rifornisce metà del carbone coke nel mondo, necessario per la produzione di acciaio.

Secondo il Consiglio minerario del Queensland il costo al settore raggiunge il miliardo di dollari australiani (circa 750 milioni di euro) in perdite di produzione. Oltre 12 miniere sono inondate e le altre operano a capacità ridotta.