Australia/ Importati dalle Canarie per oltre mezzo secolo, ora rischiano lo sterminio. Governo offre una taglia di 10 milioni di dollari “far fuori” i cammelli

Pubblicato il 27 Luglio 2009 - 17:16 OLTRE 6 MESI FA

Vivono in Australia dal 1840, ovvero da quando sono stati importati dall’Africa per trasportare merci pesanti nel deserto. Oggi, però, il loro compito si è esaurito. Ci pensa il treno a trasportare le merci. Non servono più. Anzi, danneggiano il territorio. Così il governo australiano sta cercando una maniera per sterminarli. Sono i cammelli, ultimamente i nemici pubblici numero uno: rovinano i sacri siti degli aborigeni e le piantagioni, prosciugando le riserve d’acqua in mezzo al deserto.

Per eliminarli le autorità le stanno pensando tutte, a cominciare dallo sterminio di massa dagli elicotteri. Qualcuno ha anche proposto di farli uccidere dai turisti durante safari organizzati. E gli ambientalisti? Incredibile, anche loro sono d’accordo e pensano si debba fare qualcosa, perché pericolosi per la fauna.

Il governo ha comunque destinato 10 milioni di dollari australiani (circa 600 mila euro) per cercare di risolvere il problema. La carne dei cammelli è buona e tenera, non sarà difficile smaltire le carcasse ma, per poterli uccidere, bisognerà aspettare che le autorità aborigene diano  il permesso di caccia nelle zone sacre. Insomma, il destino dei cammelli australiani è appeso a un filo sottilissimo, ma ormai, il loro senso di esistere sembra ridotto a una griglia, un po’ di sale e, magari, un buon contorno. Fra qualche anno sarà più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che non per una strada di Sidney!