TORINO – Stop all’autostrada, ci sono i pipistrelli da salvare. Per una volta le ragioni dell’ambiente prevalgono, un’opera dell’uomo cede il passo alla natura. Succede nel sud del Piemonte, dove, per non disturbare l’habitat degli animali notturni, i progettisti della A33 Asti-Cuneo hanno dovuto rimettere mano ai loro disegni.
Hanno studiato un tracciato alternativo, spostato di un chilometro e mezzo un casello e uno svincolo (per Alba ovest), lontano dai pipistrelli che hanno eletto le ex cave di gesso a loro dimora, tra Santa Vittoria e Monticello d’Alba, dove il Roero si unisce alle Langhe. La novità farà accumulare un nuovo ritardo ai lavori dell’autostrada di cui per ora esistono solo alcuni tratti e che da decenni è attesa per migliorare la viabilità del cuneese, ma ad essere felici non saranno solo animali e ambientalisti.
Il nuovo casello – fa notare Giuseppe Rossetto, vicepresidente della Provincia di Cuneo, consentirà un accesso più facile al nuovo ospedale di Alba-Bra, a Verduno, e farà sparire alcuni tornanti nello svincolo, aumentando quindi la sicurezza stradale. I pipistrelli hanno così vinto, inconsapevolmente, quella battaglia che impegna tanti umani nel mondo, al grido di ‘Not in my back yard’, ‘Non nel mio cortile’.
Ed è salvo uno dei pochi luoghi di riproduzione di una specie in via d’estinzione, il Miniopterus Schreibersi. I chirotteri del Roero devono ringraziare l’Unione Europea perchè vivono in un’area protetta, un sito di importanza comunitaria riconosciuto da 15 anni. Questa volta hanno fatto arretrare l’autostrada, ma sono già riusciti a imporre altre scelte agli uomini, facendo spegnere di notte le luci di un centro commerciale.
Così hanno riavuto quell’oscurità che permette loro di andare verso il vicino fiume Tanaro e cibarsi di insetti, un’azione fondamentale per l’equilibrio dell’ecosistema. E anche per ridurre il numero delle fastidiose zanzare: ne sanno qualcosa in un’altra città piemontese, Asti, dove due anni fa installarono decine di bat-box, le casette per i pipistrelli.