Caldo e afa a fine agosto: corsa alle partenze last minute

Pubblicato il 21 Agosto 2011 - 17:46 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Avete lavorato fino a dopo Ferragosto? Ottima scelta a giudicare dal tempo previsto nei prossimi giorni: caldo e sole che non lasciano scampo, più o meno in tutta Italia. Non accenna a diminuire, infatti, il caldo afoso: secondo le previsioni dell’Aeronautica militare, le temperatura anche per lunedì saranno ben al di sopra delle medie stagionali con massime che avranno valori compresi tra i 35 e i 40 gradi sulla maggior parte delle regioni. Il tempo previsto per i giorni della prossima settimana non lascia scampo alla calura: anche per martedì le temperature rimarranno alte e stazionarie, mentre fino a sabato è previsto ”tempo bello e molto caldo”.

Talmente caldo che, secondo il bollettino della Protezione Civile, lunedì saranno 16 le città con l’allerta al massimo livello. Il fenomeno si ha quando le condizioni di caldo e umidità persistono per tre o più giorni. Si devono adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio. L’ondata di calore investirà Bolzano, Bologna, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Milano, Napoli, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona.

La fine di agosto sembra quindi il periodo migliore per partire. Complice il caldo scoppiato inaspettatamente, chi ancora tentennava – indeciso se godersi questi ultimi scampoli di bella stagione in città o al mare – ora sarà decisamente incoraggiato a partire. Si apre dunque la corsa ai last minute. Parole d’ordine: spiaggia e mare. Mete preferite, ipotizza l’Associazione dei Tour operator italiani (Astoi), isole greche e spagnole, Puglia, riviera romagnola e Sardegna. A fare la valigia in questi giorni non saranno però solo i vacanzieri dell’ultimo minuto.

Premesso che le condizioni meteorologiche non si possono prevedere con così largo anticipo, sono numerosi gli italiani che nei mesi scorsi avevano tentato la fortuna e prenotato comunque le loro vacanze per fine agosto o inizio settembre. Fieri di averlo fatto, dunque, visti il meteo favorevole e i prezzi che ”in media stagione si abbassano fino al 30%”. ”Quest’anno rispetto agli anni passati – afferma il presidente di Astoi, Roberto Corbella – abbiamo notato che le vacanze si sono spostate gradualmente verso la fine di agosto o settembre”. Gli italiani si stanno così disabituando alle partenze di Ferragosto, in altissima stagione. Nel 2011, aggiunge Corbella, si è registrata proprio una diminuzione di vacanze in quel periodo. E’ ormai assodato che si preferiscono le partenze ”low cost”, quando anche le mete più ”in”, come Sardegna, costiera amalfitana e Taormina, sono alla portata di tutte, o quasi tutte, le tasche. Ma attenzione, avverte Corbella: ”Non sempre sul costo della vacanza incide la meta. Incidono piuttosto la struttura ricettiva e il tipo di viaggio che si desidera organizzare”.

Anche a causa di questo caldo improvviso, secondo Corbella, è ancora presto per fare un bilancio definitivo sull’andamento del turismo estivo: ”Maggio e giugno non sono stati mesi brillanti – dice – il turismo è partito a luglio. Vedremo quindi come andranno le cose in questi giorni e a settembre”. I giochi non sono ancora chiusi, anche se, secondo Astoi, è possibile che alla fine del periodo si chiuda con segno meno.

E il tempo ha già influenzato, in positivo, ques’annata di vini: vendemmia anticipata fino a quindici giorni rispetto allo scorso anno per effetto del clima che sta garantendo la crescita di uve sane con una produzione che si prevede positiva sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Lo afferma la Coldiretti nel sottolineare che al nord l’anticipo della raccolta arriva a due settimane, con la vendemmia che sta addirittura per concludersi prima di settembre (il mese indicato in tutti i libri scolastici) per le uve bianche del Franciacorta, iniziata già lo scorso 5 agosto.

Nelle regioni del centro Italia la vendemmia è anticipata in media di una settimana mentre nel mezzogiorno è più o meno nella norma. Le condizioni delle uve – dice la Coldiretti – sono in generale molto buone per effetto del caldo in primavera e dell’estate che ha garantito un’ideale alternanza fra temperature nella fase di maturazione, anche se la caduta della grandine a giugno e luglio in alcune zone ha influenzato negativamente la resa. La situazione è infatti differenziata nelle diverse regioni e molto dipenderà dalle prossime settimane. Coldiretti prevede un leggero calo della produzione in Emilia Romagna e anche in Veneto, mentre sostanzialmente stabile in Piemonte e Marche come pure nelle province di Trento e Bolzano e in Lombardia. In evoluzione la situazione in Friuli Venezia Giulia, Calabria e Liguria, un probabile aumento per la Toscana e Sardegna, mentre un calo si stima per Umbria e Abruzzo, Lazio, Puglia e Sicilia.

Ci sono comunque, secondo l’organizzazione agricola, tutte le condizioni per l’Italia di conservare il primato produttivo mondiale conquistato lo scorso anno nei confronti della Francia con una produzione di 49,6 milioni di ettolitri per l’Italia, superiore ai 46,2 milioni di ettolitri realizzata dalla Francia, su un totale comunitario di 157,2 milioni di ettolitri nel 2010. Si stima che il 60% della produzione nazionale sia destinata a vini di qualità, che conta ben 511 vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica.