Caldo record, mercoledì nove città da bollino rosso. Picco nel weekend: previsti 41 gradi a Milano

L'Italia è ormai entrata nella settimana più torrida dell'anno. Il picco di caldo arriverà nel weekend quando in molte città, tra le quali Milano, si toccheranno i 41 gradi.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Luglio 2022 - 12:01 OLTRE 6 MESI FA
Caldo record, mercoledì nove città da bollino rosso. Picco nel weekend: previsti 41 gradi a Milano

Caldo record, mercoledì nove città da bollino rosso. Picco nel weekend: previsti 41 gradi a Milano (foto Ansa)

Siamo ormai entrati nella settimana più calda dell’anno. Le temperature da mercoledì saliranno vertiginosamente fino a toccare il picco nel weekend.

Si arriverà, dicono gli esperti, al picco di 41 gradi in città come Milano, Pavia, Bologna, Ferrara, Padova, Firenze. E anche di notte le temperature almeno fino alle 23 resteranno sui 30 gradi su tantissime città del Nord e della Toscana.

Mercoledì saranno nove le città da bollino rosso: Bolzano, Brescia, Firenze, Latina, Perugia, Bologna, Genova, Rieti e Roma.

L’emergenza siccità

“Il dato più allarmante riguarda le precipitazioni – spiega Antonio Sanò de ilmeteo.it – non sono previste infatti perturbazioni o break temporaleschi significativi praticamente fino alla fine del mese. Una situazione davvero preoccupante vista la siccità”. 

L’allarme di Coldiretti

L’emergenza siccità si allargherà a quasi la metà del territorio dell’Unione europea con il 46% delle campagne europee devastate da forti cali dei raccolti e dal divampare degli incendi favorito da temperature record. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dell’ultimo rapporto sulla siccità in Europa.

“Sul vecchio Continente si è scatenata una vera e propria tempesta perfetta – sottolinea l’organizzazione agricola – con ampie e persistenti assenze di precipitazioni che si sono combinate alle ondate di caldo del tutto anomale aggravate dalla previsione di condizioni più secche del normale in vaste aree d’Europa per i prossimi tre mesi. Non a caso il mese di giugno appena trascorso è stato il secondo più caldo mai registrato in Europa con una temperatura superiore di 1,6 gradi alla media per effetto del valori estremi fatti registrare in Spagna, Francia e Italia”.

“Una situazione che sta avendo pesanti conseguenze sulle rese delle coltivazioni sottoposte a stress termico e idrico, con Francia, Romania, Spagna, Portogallo e Italia in testa alla classifica dei Paesi in cui è previsto un forte calo delle produzioni. Ma l’allarme riguarda anche – continua Coldiretti – la Germania, la Polonia, l’Ungheria, la Slovenia e la Croazia. Il risultato – fa presente l’organizzazione- è che secondo le ultime stime della Commissione Ue, la previsione per la produzione di cereali in Europa sarà inferiore del 2,5% rispetto ai livelli del 2021, arrivando così a toccare poco più di 286 milioni di tonnellate. A soffrire – conclude l’organizzazione agricola – è soprattutto l’Italia dove i campi sono allo stremo e hanno già perso in media 1/3 delle produzioni nazionali dalla frutta al mais, dal frumento al riso, dal latte alle cozze e alle vongole. Siamo di fronte ad un impatto devastante sulle produzioni nazionali con danni che superano i 3 miliardi di euro”.