Caldo. Week-end rovente sulla penisola e da lunedì 13 città a rischio

Pubblicato il 3 Luglio 2010 - 15:07 OLTRE 6 MESI FA

L’estate è tardata ad arrivare, ma adesso che c’è si fa sentire con tutta la sua afa e umidità. Gli esperti lo avevano detto: week end rovente sulla penisola,  una breve tregua tra lunedì e martedì e poi di nuovo il sol leone, con una variante. Mentre questi giorni saranno segnati dalla quasi mancanza di ventilazione, da mercoledì il caldo sì ma con un piacevole venticello.

Intanto per questo primo sabato di luglio in molte città si è toccato i 40 gradi e stando al bollettino della Protezione Civile domenica ci saranno andate di calore a livello 3. E l’afa sembra destinata a non abbandonarci almeno fino alla fine della prossima settimana.

Questa mattina alle 10, a Venezia il termometro registrava 29 gradi, con una temperatura percepita di 35 a causa dell’umidità. Alla stessa ora anche Vicenza segnava 29 gradi, Padova e Verona 28. Le massime raggiunte sono state di 33 a Verona e Rovigo, 32 a Padova, Treviso, Vicenza, e 31 a Venezia, con percezione dai 35 ai 39 gradi.

L’aumento rilevante delle temperature e il vento di scirocco proveniente dal sud hanno portato sulla Sardegna anche picchi massimi di 37 gradi (rilevati alle ore 13) con una umidità in crescita che di fatto porta ad una percezione maggiore di calura e afa di alcuni gradi in più.

In particolare la zona più calda, secondo i dati rilevati dall’Ufficio meteo dell’Aeronautica Militare e dalle stazioni del Dipartimento Idrometeoclimatico dell’Arpa Sardegna, è quella orientale dell’isola con punte di 37 gradi a Olbia, 35 a Tortolì (sulla costa centrale) e a Capo Carbonara (punta sud), e l’area del campidano di Cagliari, compreso città, che ha raggiunto i 37 gradi, mentre sulla costa occidentale hanno registrato 33 gradi Alghero (con una umidita’ di soli il 35%) e la zona sud dell’isola.

E’ l’allerta caldo: si estende anche ad altre città il rischio più elevato (quello di «livello 3» nella scala delle ondate di calore della Protezione civile) salgono dalle sei di domenica (Bolzano, Brescia, Milano, Torino, Trieste e Venezia) alle 8 di lunedì (Bolzano, Brescia, Milano, Perugia, Roma, Torino, Trieste e Venezia). Complessivamente, tenuto conto anche delle cinque città con allerta di «livello 2», di colore arancione (Firenze, Frosinone, Genova, Rieti e Verona) lunedì le città a rischio saranno 13. I picchi di temperatura percepita sono previsti a Torino (39 gradi domenica, 28 lunedì) Brescia e Milano (38 gradi domenica, 37 lunedì). Lunedì al livello più alto saliranno Perugia (dove la temperatura massima percepita dovrebbe toccare quota 35) e Roma (36).

Dal 12 luglio si ritornerà su valori normali. Secondo Giampiero Maracchi, ordinario di climatologia all’ Università di Firenze: «Siamo ormai fuori dalla climatologia mediterranea quando regnava l’Anticiclone delle Azzorre e l’aria africana arrivava di rado. Dopo l’ondata di calore di questi giorni, dal 12 luglio ci si riporta su valori normali, intorno a 32-35 gradi». Si può però ipotizzare altro caldo record per la fine di luglio.

Dal 12 luglio in poi, ha riferito Maracchi: «L’Italia sarà un po’ divisa in due perché nel nord probabilmente ci saranno ingressi di instabilità sulle Alpi con code sulla Pianura Padana mentre al centro-sud il tempo sarà bello con temperature più normali». Il fattore umidità è quello che crea in questi giorni il senso di maggiore disagio. Da qui i consigli derivanti dalla bioclimatologia: «Evitare di eccedere con l’aria condizionata, mantenendo un gradiente fra dentro e fuori ragionevole, se fuori ci sono 36 gradi in casa i gradi devono essere 28-29. Attenzione soprattutto alla temperatura in auto. Dove possibile preferire sempre il ventilatore o un deumidificatore».