Clima, giornate più corte del solito: colpa della Nina

Pubblicato il 19 Ottobre 2010 - 17:42 OLTRE 6 MESI FA

Giornate più corte, rispetto anche alla durata prevista per la stagione, per colpa della ‘Nina’, il fenomeno che mette in atto un anomalo raffreddamento delle acque del Pacifico equatoriale comprese tra coste del Perù e quelle dell’Australia.

“La Nina – spiega il meteorologo Mario Giuliacci – è responsabile anche di un curioso fenomeno, poco noto: accorcia la durata del giorno anche se di quantità infinitesimali (qualche millesimo di secondo)”. Come è possibile? Quando le acque del Pacifico equatoriale sono molto più calde del normale, un evento noto come Nino, ”allora spiega Giuliacci – al di sopra dell’area surriscaldata si innescano moti convettivi molto più intensi del solito. Le elevate velocità ascensionali dei moti convettivi (fino a 10-20 metri al secondo), trasportano maggiori quantità di energia cinetica verso gli strati superiori dell’atmosfera, accelerando in tal modo i venti occidentali a quote tra 9000 e 15000 metri. Ma correnti occidentali più veloci causano, per compensazione, una riduzione della velocità di rotazione della terra solida, e quindi giornate più lunghe”.

”Con la Nina invece – conclude Giuliacci – avviene il fenomeno opposto: in questo caso infatti la superficie raffreddata del Pacifico equatoriale porta, al di sopra di tale area, al quasi totale annullamento dei moti convettivi cosicché i venti occidentali dell’alta atmosfera ricevono dal basso meno energia cinetica del solito e quindi viaggiano più lentamente. La terra solida pertanto, per compensazione, è costretta a ruotare più velocemente e da qui giornate più corte. E’ quello che è avvenuto quest’anno negli ultimi 3 mesi”.