Farfalle e api, il cibo preferito: lacrime di coccodrillo, tartarughe, mammiferi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Maggio 2014 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
Farfalle e api, il cibo preferito? Lacrime di coccodrillo, tartarughe, mammiferi

Farfalle e api, il cibo preferito? Lacrime di coccodrillo, tartarughe, mammiferi

ROMA – Un coccodrillo immobile sul fiume mentre una farfalla e un’ape bevono le sue lacrime. Questo l’evento osservato dalla stazione biologica di La Selva, in Costa Rica. Evento meno raro di quello che si possa pensare. Le lacrime dei coccodrilli, come quelle di alcuni mammiferi tra cui anche l’uomo, sono ricche di sodio, diventando il cibo ideale per alcuni insetti.

Angela Ratti su Italia Oggi spiega:

“Le ricerche hanno dimostrato che certi lepidotteri fanno questo perché vi trovano proteine e sodio essenziali per l’equilibrio del loro organismo. Questi insetti che hanno questa alimentazione originale preferiscono in genere le lacrime dei mammiferi. È capitato che addirittura abbiano bevuto quelle degli uomini. L’ha sperimentato direttamente Hans Banziger, principale autore degli studi sulle api thailandesi e ha dichiarato che non ha sofferto per questo: ha sentito soltanto una leggera puntura pur avendo un’ape nell’occhio”.

Insomma le farfalle, a modo loro, aiutano i coccodrilli e i caimani bevendone le lacrime e si aiutano assumendo le quantità di sodio e proteine che gli sono necessarie per vivere:

“Quanto al coccodrillo, la convinzione di Samuel Martin, veterinario direttore de la Ferme dei caimani a Pierrelatte (Drome) è che gli insetti sono molto leggeri e non costituiscono una minaccia e scacciarli per il caimano sarebbe un movimento inutile per il suo bilancio energetico”.

Tra le lacrime più “gustose” per le farfalle vi sono anche quelle di tartaruga, spiega la Ratti, motivo per cui una riflessione è d’obbligo:

“Se la tartaruga dovesse scomparire, dove troverebbero il sodio necessario per sopravvivere le api e le farfalle? Forse potrebbe determinarsi un rischio di scomparsa a catena. Dunque, meglio così, che api e farfalle continuino ad alimentarsi con le lacrime di coccodrillo”.