Fattorie oceaniche: alghe per ottenere carburante

Pubblicato il 5 Dicembre 2011 - 09:21 OLTRE 6 MESI FA

BRUXELLES – Le energie rinnovabili si danno la mano. Secondo quanto e' emerso a Bruxelles durante i lavori della Conferenza European Algae Biomass gli impianti eolici offshore potrebbero diventare infatti degli ottimi punti di ancoraggio per la coltivazione di macro alghe, cioe' quelle che siamo abituati a vedere sulle nostre spiagge. Da queste erbette verdastre si puo' produrre bioetanolo, e costituiscono, percio', un enorme potenziale energetico per l'Europa.

La coltivazione delle alghe, una piattaforma dove farle asciugare e poi procedere alla loro lavorazione puo' dar vita ad una ''fattoria oceanica delle alghe''.

La prima realizzazione di questo tipo e' gia' realta' in Olanda. Ma oltre a quelle che noi conosciamo come alghe ci sono anche le microalghe, quelle piccolissime che ci appaiono solo come una sfumatura verde sull'acqua. Sul potenziale di queste ultime, che si possono coltivare in un qualsiasi specchio d'acqua, ci sono gia' diversi progetti sperimentali per produrre biodiesel.

Negli stati Uniti si scommette forte sulle alghe e sul loro potenziale energetico. Chiara Sanasi dell'Eaba ha sottolineato che negli Usa sono gia' stati investiti piu' di tre miliardi di dollari per progetti di sviluppo delle biomasse dalle alghe. L'Europa per ora e' meno generosa. I paesi leader nello studio del settore sono la Germania e la Francia, quest'ultima impegnata nel produrre mangimi animali prodotti per l'alimentazione umana e integratori alimentari. Dal canto suo la Commissione europea ha cofinanziato un primo progetto per valutare le potenzialita' che offrono le alghe per produrre biocarburanti.

Come ha illustrato Raffaello Garofalo, Direttore Esecutivo di Eaba, sono anche stati valutati pro e contro dell'uso di queste piante acquatiche. Ora sono partiti, sempre aiutati con denaro comunitario, altri tre progetti pilota, uno finalizzato alla produzione di biogas e gli altri due a quella di biodiesel.