Germania, proteste contro il nucleare davanti al colosso energetico Rwe

di Francesca Cavaliere
Pubblicato il 22 Aprile 2011 - 08:45| Aggiornato il 8 Ottobre 2012 OLTRE 6 MESI FA

ESSEN – L’assemblea generale degli azionisti della Rwe , il gigante tedesco dell’energia, tenutasi mercoledì 20 aprile ad Essen, è stata teatro delle accese proteste di una schiera di circa 200 dimostranti avversatori del nucleare.

I manifestanti hanno fortemente ostacolato l’accesso alla sala della riunione da parte degli azionisti, i quali sono dovuti ricorrere all’aiuto delle forze di polizia, ed hanno anche più volte tentato di interrompere l’evento con fischi e con manifesti esibiti durante il discorso di Jürgen Großmann, il capo dell’azienda.

La Rwe è attualmente al centro di una vicenda giudiziaria con il governo federale tedesco a cui ha fatto causa perché non vuole accettare di chiudere la centrale atomica centrale di Biblis, a circa 60 km a sud di Francoforte, che, oltre ad essere una delle più vecchie della Germania, rientra tra quelle comprese nella moratoria di 3 mesi voluta dalla cancelleria di Angela Merkel.

La Rwe è anche nel mirino di Green Peace,  che già nel 2009  aveva criticato su Youtube un video promozionale dell’industria, a parere dell’associazione ambientalista molto lontano dalla realtà.

Il video presentava infatti la Rwe come estremamente attenta alla salvaguardia dell’ambiente ed orientata a promuovere le fonti di energia rinnovabili mentre, denunciava Green Peace, nella realtà, del 15% di energia elettrica prodotta in Germania nel 2008 tramite fonti rinnovabili, solo il 2% era prodotto dalla grande industria.

Come riporta il giornale tedesco Bild, Jürgen Großmann, sebbene protetto da una guardia del corpo che gli faceva da scudo fin sopra al palco da cui parlava, non si sarebbe mostrato affatto turbato di quanto stava accadendo nella sala ed avrebbe interrotto il suo discorso solo brevemente.

Alcuni azionisti, dal canto loro, avrebbero tentato di mettere fine alle proteste e di tirare giù gli striscioni con scritte del tipo “ Spegnete la Rwe” “Profitti dal nucleare? Adesso basta!”,  ma i disordini si sarebbero conclusi solo con l’intervento della sicurezza che avrebbe messo alla porta i contestatori.

Ritornata la calma, Jürgen Großmann avrebbe detto “ Noi gestiamo centrali nucleari e siamo qui per questo” , guadagnandosi alcuni applausi tra le file degli azionisti che però non sembrano tutti condividere completamente la produzione di energia dal nucleare.

Infatti, sempre secondo la Bild, Henning Frank, un bancario di Wuppertal ora in pensione e piccolo azionista, avrebbe detto: “ Io sono sempre stato contrario all’energia nucleare. Si tratta di un’invenzione che può sfuggire al controllo. La causa che la Rwe ha intentato contro il Governo Federale dovrebbe essere ritirata”.

Al contrario l’altro piccolo azionista Erich Lehmann, ex impiegato della Rwe giunto all’assemblea accompagnato dalla moglie Gisela,  considera il nucleare come l’unico mezzo per produrre energia elettrica ed esprime il suo disappunto per i manifestanti che hanno impedito  a lui e a sua moglie di entrare tranquillamente nella sala dell’assemblea.

La Germania ha pianificato da tempo l’uscita dal nucleare con la progressiva chiusura di tutte le centrali.

Sulla scelta, ereditata dal governo rosso-verde di Gerhard Schröder, Angela Merkel aveva tentato una retromarcia, prolungando il programma di smantellamento.

Dopo il disastro di Fukushima il Governo Federale ha invece ampiamente riconsiderato la produzione di energia da fonti rinnovabili, tra cui quella proveniente da impianti eolici che si pensa di installare anche in alto mare.