Giappone, ciliegi in fiore. Sboccia il “someiyoshino”

Pubblicato il 28 Marzo 2011 - 16:19 OLTRE 6 MESI FA

OSAKA – Nonostante il terremoto, nonostante lo tsunami, nonostante le radiazioni anche quest’anno i ciliegi sono tornati a fiorire a Tokyo, anticipando l’imminenza dello spettacolo naturale più atteso in tutto l’arcipelago nipponico, in un’atmosfera surreale condizionata dalla crisi della centrale nucleare di Fukushima: il ‘sakura’, associato agli ‘hanami’, la via giapponese di godere della bellezza dei fiori con picnic sotto gli alberi che si risvegliano per la primavera dopo il letargo invernale.

La Japan Meteorological Agency (Jma), la stessa che si occupa di eventi come i recenti terremoti e tsunami, ha certificato oggi la fioritura del ‘someiyoshino‘, il tipo di ciliegio più diffuso nel Paese che tradizionalmente dà il via al fenomeno con l’apertura dei suoi tipici cinque petali bianchi con venatura rosa.

La conferma è venuta da quello che è l’unico riferimento preso in considerazione: il tempio Yasukuni, nel cuore di Tokyo. Ebbene, la fioritura, la cui attesa in tempi normali (non questi con la minaccia nucleare sempre in agguato e le vittime del sisma/tsunami dell’11 marzo) apre tutte le edizioni dei telegiornali del Paese, è avvenuta intorno allo stesso periodo degli anni passati, ma in ritardo di sei giorni sul 2010 a causa delle temperature più fredde.

Gli alberi, secondo le previsioni, raggiungeranno la piena fioritura in circa una settimana, dopo le anticipazioni segnate nelle città di Shizuoka (20 marzo), di Fukuoka (22 marzo) e Nagoya (27 marzo).

A stretto giro, o quasi in contemporanea, toccherà anche alle altre qualità di ciliegio: yamazakura, shidarezakura, ichiyo, ukon, kanzan, fugenzo, kikuzakura, fino allo ugatsuzakura, il ‘ciliegio d’autunno’ che sboccia in prevalenza da ottobre a gennaio.