La Cina punta sull’energia pulita e le fonti rinnovabili. Il simbolo del cambiamento è un’oasi nel deserto del Gobi. Pechino ordina “entro il 2020 l’8 per cento dell’energia dovrà venire dal solare e dall’eolico”

Pubblicato il 3 Luglio 2009 - 07:57 OLTRE 6 MESI FA

Gli Stati Uniti stanno muovendo i primi passi verso una riconversione verde dell’energia, mentre la Cina già da due anni ha varato dei provvedimenti simili a quelli presi ora da Washington e si appresta a diventare un gigante d’eccellenza nella produzione di energia eolica e solare. Il governo di Pechino ha stabilito che entro il 2020 tutti i produttori di energia dovranno ricavarne l’8 per cento da fonti rinnovabili.

Ebbene si, proprio la Cina sta diventando un esempio di rettitudine in fatto di ambiente, proprio la Cina, cioè il paese che è il maggiore produttore al mondo di anidride carbonica e il cui 70 per cento dell’energia prodotta gli deriva da centrali a carbone. Ma cambiare si può, riscattarsi anche. Con questo non possiamo certo aspettarci che la Cina diventi da domani il Paese più “verde” del mondo, ma dei passi in questo senso si stanno già facendo.

Moltissime compagnie energetiche cinesi (spinte da una maggiore elasticità delle banche nel concedere prestiti a chi si impegna del rinnovabile) si stanno facendo una competizione sfrenata per vedere chi riuscirà nel minor tempo possibile a costruire un impianto ad energia solare o altre progetti “verdi”.

E il posto che diventerà, e sta diventando, il simbolo di questo radicale mutamento è la zona intorno Dunhuang, una piccola oasi verde immersa tra le dune del deserto di Gobi e posta sulla famosa Via della Seta. È proprio in quest’area che sorge il fulcro dell’avanguardia cinese nella produzione dell’energia eolica e solare e dove sorgerà la più grande centrale fotovoltaica del Paese.

Una scelta importante quella della Cina, soprattutto se si pensa che il consumo di energia aumenterà ancora di più nei prossimi dieci anni, quando anche l’attuale popolazione rurale inizierà a comprare i condizionatori e a consumare energia, andandosi ad aggiungere alle centinaia di  milioni di abitanti delle città che già lo fanno.