Legambiente, visite guidate il 15 e 16 aprile al centro di Bologna “per bloccare il ritorno al nucleare”

Pubblicato il 12 Aprile 2011 - 05:08 OLTRE 6 MESI FA

BOLOGNA – “Non esiste nucleare sicuro, l’incidente alla centrale di Fukushima in Giappone ce lo conferma drammaticamente”. Con questo slogan, Legambiente organizza il 15-16-17 Aprile, tre giornate di mobilitazione nazionale “per informare i cittadini italiani sui rischi del nucleare e sulla necessità, per il futuro del nostro Paese, di andare a votare Sì al referendum abrogativo del 12 e 13 Giugno”.

Nell’occasione, Legambiente Turismo partecipa a Bologna con una serie di iniziative per coniugare lo stop al nucleare alla difesa e valorizzazione del patrimonio storico e artistico. Il 15 e 16 Aprile verranno organizzate visite guidate alla storica Porta Galliera, in Piazza XX Settembre e al Parco Archeologico delle mura. L’iniziativa sarà inoltre l’occasione per diffondere i materiali prodotti dall’associazione e parlare del futuro della città storica e dei territori, un futuro secondo l’associazione ambientalista messo a rischio dalla scelta del Governo di tornare, dopo oltre 20 anni, all’energia prodotta dall’atomo.

“Ora più che mai dobbiamo raggiungere e convincere il maggior numero di persone ad esprimere parere contrario all’uso dell’energia nucleare nel nostro paese . Abbiamo deciso di coniugare beni culturali e lotta al nucleare proprio perché vogliamo bene all’Italia- ha dichiarato Yuri Rambelli, responsabile del progetto ‘Alla scoperta della Bologna Storica’ – e pensiamo che valorizzare i luoghi della città storica, aprire una finestra sulla storia e l’identità della città possa essere uno strumento per coinvolgere i cittadini e soprattutto le giovani generazioni nel ripensamento della città in cui vivono: non più non luoghi, abbandonati all’incuria e al degrado, ma spazi visibili, partecipati, luoghi di incontro e scambio”.

Queste giornate di mobilitazione saranno inoltre l’occasione per ricordare l’incidente nucleare di Chernobyl: “25 anni dopo le immagini mai dimenticate di quell’avvenimento drammatico sono fortemente rievocate dall’incubo nucleare che sta vivendo il Giappone – conclude il comunicato di Legambiente – tenendo con il fiato sospeso il resto del mondo”.