Maltempo: il Timonchio rompe gli argini, frana il Monte Rotolon. Situazione sempre più critica a Vicenza, famiglie sfollate

Pubblicato il 16 Novembre 2010 - 16:34| Aggiornato il 7 Dicembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

Frane, piogge, allagamenti, famiglie sfollate: a Vicenza la situazione catastrofica dovuta al maltempo continua a peggiorare. Un argine del torrente Timonchio, lo stesso fiume che due settimane fa aveva allagato il comune di Caldogno, ha parzialmente ceduto in località Vivaro di Dueville (Vicenza). Si tratta di una località non distante dalla rotta del fiume il primo novembre scorso. La situazione è apparentemente sotto controllo, dato che la parte di argine che ha ceduto, provocando l’allagamento dei campi circostanti, è dalla parte opposta rispetto alla prima rottura, posta verso nord. Il Centro funzionale decentrato della Regione Veneto aveva dichiarato lo stato di preallarme idraulico in tutto il territorio comunale di Caldogno.

Sul posto i tecnici comunali di Duevelli ed esperti per capire le possibili cause del cedimento dell’argine. Due settimane fa la tracimazione del Timonchio aveva provocato l’allagamento di una vasta area nell’hinterland del comune, soprattutto nel comune di Caldogno, invaso da quasi due metri d’acqua. Qui c’erano state due delle tre vittime dell’alluvione del Veneto. Nell’alto vicentino, tra le zone di Schio, Marano, Sacrcedo e Thiene, preoccupa la situazione dei torrenti, anche se si trovano sotto i livelli di guardia. Nella zona di Montebello, nel versante ovest del vicentino, stamane all’alba è stato riaperto il bacino di espansione, e la situazione e’ ampiamente sotto controllo.

E’ tornata invece a muoversi la frana del Monte Rotolon, sempre nel Vicentino, e per precauzione cinque famiglie di due frazioni di Recoaro, Parlati e Sudiri, sono state fatte evacuare dalle loro case. Il ritorno del maltempo sul Veneto, con le forti piogge abbattutesi martedì mattina, sono assai probabilmente all’origine di un’onda di fango e detriti che si è staccata dal monte, precipitando a valle. Quella del Rotolon, nel comune di Recoaro (Vicenza), è classificata come la terza frana più preoccupante in Italia. Le famiglie sfollate dalle loro abitazioni sono state ospitate al momento da parenti e amici. La situazione più preoccupante riguarda la contrada Parlati, posta più in alto, dove alcuni nuclei familiari hanno lasciato da inizio novembre le loro case e non hanno più potuto farvi ritorno. In tarda mattinata il nuovo movimento franoso si era arrestato, ma la persistenza e l’intensità delle piogge fanno sì che rimanga la situazione dell’allarme.

Il nuovo allarme maltempo ha convinto il Comune di Vicenza a decidere poco fa la chiusura ai pedoni del Ponte Pusterla, sul Bacchiglione, nel centro storico cittadino. La misura – precisa il Comune – è stata adottata per ragioni di sicurezza, valutato il rapido innalzarsi del livello del fiume. Il ponte Pusterla, nel quartiere San Marco, era già stato chiuso al passaggio delle auto nei giorni scorsi. Questo a causa della piena di inizio novembre che aveva provocato danni alla struttura, richiedendo l’apertura di un cantiere per la messa in sicurezza. Il Comune di Vicenza ha attivato lo stato di allarme a causa dell’innalzamento dei fiumi, causate dalle abbondanti piogge della notte e della mattina.

Il livello del Bacchiglione, a ponte degli Angeli, una delle zone colpite 15 giorni fa dalla tracimazione del fiume, a fine mattinata era di 4,60 metri, sotto il livello di guardia. In poche ore però il livello è quindi cresciuto di oltre un metro e mezzo, visto che alle 8.30 il livello era di metri 2.90. Al momento non sono segnalate esondazioni o problemi, ma sono diversi i punti considerati “critici”. Il sindaco Achille Variati ha assicurato che la situazione è tenuta costantemente sotto controllo. Il prefetto ha deciso a titolo precauzionale, visto il persistere del maltempo, la chiusura del tribunale. Il sindaco ha deciso l’uscita anticipata alle ore 13 degli alunni di alcune scuole site nelle aree ritenute più a rischio. Si tratta di sei istituti, tra scuole elementari ed asili. I genitori dei bimbi sono stati contattati telefonicamente al fine di prelevare i figli alle 13.