Mare, attenti ai pesci leone: belli e letali, invadono il Mediterraneo

di redazione Blitz
Pubblicato il 30 Giugno 2016 - 05:00 OLTRE 6 MESI FA
Mare, attenti ai pesci leone: belli e letali, invadono il Mediterraneo

Mare, attenti ai pesci leone: belli e letali, invadono il Mediterraneo

ROMA – Una notizia poco confortante a ridosso delle vacanze: a causa dell’aumento delle temperature del mare, i velenosi e letali pesci leone stanno invadendo le acque del Mediterraneo.

Dopo aver quasi colonizzato, in un solo anno, l’intera costa di Cipro i temibili predatori diminuiscono la biodiversità di molti ambienti acquatici.

Secondo una ricerca pubblicata dalla Marine Biodiversity Record, l’ampliamento del Canale di Suez ha messo a rischio d’invasione l’intera regione.

I pesci leone o pteroide volante sono belli ma letali. Ottimi predatori, costituiscono una minaccia per pescatori e subacquei. Hanno lunghe pinne pettorali che possono tenere dritte come ventagli fluttuanti, che nascondono una serie di aculei velenosi e mortali: 13 lungo il dorso, 3 sotto le pinne della coda e 2 sotto la mascella. Anche se le punture raramente sono fatali, possono causare nausea, vomito, reazioni allergiche e forte dolore.

Originario del Sud Pacifico e Oceano indiano, lo pteroide volante ha invaso rapidamente la costa sud orientale di Cipro, favorito dal riscaldamento della superficie marina.

Demetris Kletou, dell’Environmental Research Lab a Limassol, Cipro, ha affermato: “Fino ad ora, nel Mediterraneo sono stati segnalati pochi avvistamenti del pesce farfalla ma abbiamo scoperto che recentemente si sono riprodotti in abbondanza e hanno colonizzato quasi tutta la costa sud orientale di Cipro”.

I pesci leone sono carnivori, si nutrono di una varietà di pesci e crostacei, si riproducono ogni quattro giorni. Producono quasi due milioni d’uova l’anno che cavalcano le correnti oceaniche e, prima di depositarsi, sono in grado di coprire grandi distanze.

Il prof. Jason Hall Spencer, della School of Marine and Engineering Facoltà alla Plymouth University, ha detto: “Per la prima volta nel Mediterraneo, gruppi di pteroidi volanti sono stati visti mentre si accoppiavano. Il Canale di Suez è stato recentemente ampliato e approfondito, di conseguenza dovranno essere prese delle misure per prevenire ulteriori invasioni”.

Dopo che è stato introdotto nei Caraibi, il vorace pesce ha provocato il caos ambientale.  Nel 2007 furono segnalati a Cuba e nel giro di due anni diventarono una presenza comune nelle acque intorno all’isola.
Cuba, Colombia e le Bahamas hanno incoraggiato gli abitanti a mangiare il pesce, così da diminuire la sua diffusione.

A Cuba si organizza un torneo annuale di pesca per il pesce leone. I ristoranti hanno iniziato a servire ai clienti la sua carne bianca e succulenta, peraltro considerata una prelibatezza in Giappone. I primi avvistamenti della specie nelle acque del Mediterraneo risalgono al 1991, nelle acque di Israele. Recentemente, secondo la UICN, sono stati visti nelle acque libanesi e tunisine.

I pesci potrebbero essere stato introdotti dagli appassionati di acquari che in seguito li hanno liberati o attraverso il Canale di Suez dal Mar Rosso, dove c’è una florida popolazione della specie.