Marea nera, Bp scava un nuovo pozzo di soccorso. In Florida petrolio ‘atteso’ giovedì

Pubblicato il 4 Maggio 2010 - 19:15 OLTRE 6 MESI FA

Dalla Louisiana alla Florida la marea nera di petrolio minaccia l’ambiente e British Petroleum corre ai ripari. La società ha cominciato a scavare un nuovo pozzo di soccorso nel Golfo del Messico per tentare di contenere la perdita, allentando la pressione su quello danneggiato. Intanto il greggio fuoriuscito che potrebbe causare un vero e prorio eco-disastro dovrebbe raggiunger le coste della Florida, nel tratto di Pensacola, giovedì pomeriggio.

A seguire i lavori, cominciati domenica, dovrebbe essere avviata la costruzione di un altro pozzo. Secondo Bp potrebbero volerci almeno tre mesi per ultimare le attività.

Il colosso petrolifero ha messo a punto una ‘cupola’, in realtà una sorta di torretta di cemento, con la funzione di aspirare il petrolio in superficie. I costi delle opere di contenimento, come riferisce l’azienda, ammontano a sei milioni di dollari al giorno.

Intanto in Florida operatori e volontari si preparano er le attività di pulizia delle spiagge: per poter partecipare a tale lavoro, tutti loro – precisano i responsabili degli organismi – devono aver svolto quattro ore di lezioni su «come manipolare materiali contaminati con il petrolio».

«Il punto non è sapere se il greggio arriverà, bensì quando», hanno sottolineato gli esperti della tv Wear, l’emittente locale della Abc, che in queste ultime ore hanno raccolte le preoccupazioni degli operatori e delle piccole imprese lungo le spiagge dell’area, che dipende in gran parte proprio dal turismo.

I 50 uomini di ognuna delle due navi che si trovano ancora attraccate nel porto di Pensacola hanno trascorso la notte a bordo delle imbarcazioni, dove sono stati installati gli ‘oil tracker’, apparecchi che grazie ad una mappa interattiva riescono a seguire a distanza le tracce delle chiazze che avanzano verso la costa.